Strada coperta

Ciao, Mavi. So che è un'ovvietà, ma questa tua foto mi ha fatto riflettere sull'assioma che le immagini più coinvolgenti non sono tanto quelle esteticamente interessanti quanto quelle che raccontano un'emozione, una storia, un pensiero. Questa tua è tutte e due le cose insieme. Con la sua prospettiva leggermente scentrata, quella strada ferrata di luce e ombra che l'attraversa diagonalmente, il chiaroscuro che disegna la figura e il volto della bambina e il contrasto che preserva i mezzi toni e i tocchi di colore, è una festa per gli occhi; ma quello che veramente cattura è lo sguardo della bimba, rivolto a qualcosa che non vediamo ma forse immaginiamo, intento e chiaramente incuriosito, ma leggibile in più chiavi. Non mi stupisce che abbia ispirato a Gianni una lunga e accorata riflessione sul futuro! Anch'io non posso fare a meno di riflettere sul mondo che lasciamo ai bambini di oggi. In questi tempi bui in cui ci ha precipitato la pandemia è sempre più difficile non pensare che, come nella tua foto, l'oscurità pervada il cammino che li attende. Ma questa immagine non lascia un senso di angoscia ed anzi ci ricorda che, a saperli cogliere, ci saranno sempre gli sprazzi di luce. Ti ringrazio di questo scorcio che racconta l'arco di una vita in divenire e evoca riflessioni che dobbiamo necessariamente affrontare. Per me, questa è "alta" fotografia.