Daniela Brocca's photos

Milano -Expo 2015 -Türkmenistan

27 Sep 2015 2 5 410
“Acqua è vita” “Water is life” Il Turkmenistan è la terra di origine di antiche civiltà che hanno lasciato un patrimonio culturale unico all’umanità. Questa regione è stata chiamata il "crocevia delle sette strade del mondo" perché è stata attraversata dalla Grande Via della Seta. Nel solco di questa tradizione, il Turkmenistan è molto ricco di risorse naturali, biologiche e culturali ed è una delle nazioni che stanno crescendo più velocemente da un punto di vista economico. Negli ultimi anni ha sviluppato e messo in atto un ampio programma di investimenti per valorizzare le sue infrastrutture e la sua produzione agricola. Nella produzione di alimenti, l’obiettivo futuro è la sostenibilità, la tutela ambientale e il risparmio nel consumo di acqua. I meloni, famosi in tutto il mondo, chiamati “waharman” del Turkmenistan, sono uno dei prodotti agricoli di esportazione a cui si aggiungono altri prodotti dell’industria alimentare. Turkmenistan is the birthplace of the ancient civilizations that left a legacy of unique cultural heritage to humanity. This region was called the “crossroads of the seven roads of the world” because it was crossed by the Great Silk Road. In this tradition, Turkmenistan is very rich in natural, biological and cultural resources. Actually Turkmenistan is one of the worlds fastest economically growing nations and in recent years has developed a large investment program in its infrastructure and its agriculture production. In the production of food, the future focus is on sustainability, environmental conservation and water consumption. The world famous melons named “Waharman” of Turkmenistan are one of the agricultural products exported in addition to other products in the food industry.

#10Fire fighters in Venice

29 May 2009 6 17 714
Vigili del fuoco a Venezia davanti allo Squero di San Trovaso. Lo Squero di San Trovaso è uno dei più antichi e famosi squeri veneziani. Lo squero (ossia cantiere in veneziano: dalla parola "squara" che indica l'attrezzo adoperato per costruire le imbarcazioni) è il classico cantiere dove si costruivano e riparavano le imbarcazioni di dimensioni contenute come gondole, pupparini, sandoli, s'ciopóni e altri natanti tipici della tradizione navale veneziana. Quello di San Trovaso sorge lungo il rio omonimo e risale al Seicento. È uno dei pochissimi squeri ancora in funzione a Venezia, anche se oggi vi vengono prodotte o riparate soltanto gondole, mentre in passato l'attività cantieristica si estendeva anche ad altri tipi di barche. L'edificio che lo ospita ha la forma tipica delle case di montagna, circostanza eccezionale per Venezia, dovuto all'estro degli "Squerarioli" avvezzi a lavorare con il legno e soprattutto alle origini cadorine di molti maestri d'ascia. ------------------------- The tiny boatyard known as the Squero di San Trovaso was established in the seventeenth century. It sits beside the Church of San Trovaso and close to the Accademia Bridge. The small wooden structures visitors view at the yard are Tyrolean in style since workers came originally from an area around Cadore, in the Dolomites, an Italian section of the Alps. The boatyard has been home to the workshops of many generations of gondola builders, skilled in the specifics of crafting Venice's famed boats, which carry scores of visitors through the canals of this fine city. Statistics show that there are about 350 gondolas on the canal each day (there were once 10,000!) and many of them are repaired at the Squero di San Trovaso, which has become more of a repair facility than a building yard. On occasion, however, a new gondola is built here, fashioned from eight different kinds of wood - mahogany, cherry, fir, walnut, oak, elm, larch and lime - as tradition dictates. The boatyard is not open to the public so you can only catch a glimpse of what's going on by watching from across the rio San Trovaso

#11 The sail and the moon

10 Dec 2010 12 20 640
Fiera di Milano -Milan Fair. The sails by the architect Massimiliano Fuksas.

#13 Villa d'Este -Tivoli

#11 Barcelona Airport

#14 Tartaruga palustre americana

#27 At the Spa on the Münsterplatform

The trunk doesn't taste very good

# 6 Lisbon -Over the roofs

#20 Galerie de Valois- Palais Royal- Paris

#15 Morbegno -Viale alberato verso la cappella

Sant'Angelo bridge view from a window in the Sant'…

14 Oct 2012 12 37 550
Anticamente Ponte Sant'Angelo era denominato Ponte Elio, dal nome dell'imperatore Elio Adriano che lo volle edificare nel 136 d.C. per collegare la città all'ingresso del suo mausoleo: l'attuale Castel Sant'Angelo. Numerose ed importanti vicende legate a questo ponte si sono succedute nel corso degli anni. Nel 1300, primo Anno Santo proclamato da Papa Bonifacio VIII, si impose per l'accesso al ponte una regolamentazione del traffico per la gran folla dei pellegrini. Dante Alighieri testimonia che sul ponte, che rappresentava la via più breve per arrivare a San Pietro dalla città, vennero creati due percorsi opposti delineati da una fila di botteghini. Nell'Anno Santo 1450, invece, a causa di un incidente provocato dalla mula bianca che trasportava Papa Niccolò V, si ruppero i parapetti e decine di persone morirono annegate. Dal 1488 al 1534, la piazza antistante ed il ponte vennero adibiti all'"esposizione patibolare": luogo dove ostentare alla pubblica visione i cadaveri delle persone giustiziate. L'aspetto del ponte, ormai comunemente denominato Sant'Angelo per la statua dell'Arcangelo che sovrasta il castello, ha subito varie trasformazioni: vennero abbattui i suoi torrioni e furono aggiunte due statue raffiguranti San Pietro e San Paolo.Nel 1668 si arricchì ulteriormente di dieci statue di angeli recanti i simboli della passione. Il Bernini, su incarico di Clemente IX, ne disegnò le figure, affidandone l'esecuzione ai suoi allievi. E' nel 1882, a seguito di lavori di ristrutturazione, che il ponte assunse l'aspetto attuale.

#22 Duomo di Milano dalla Sala Fontana del Museo d…

09 Feb 2011 9 23 826
Milan Cathedral view from the Sala Fontana of the Museo del '900. In the glass the reflection of the lamp that give the name to the museum room, together with some pictures of Lucio Fontana. here the room and the lamp.

#13Rome- Roofs view from Palazzo Mattei 27-8-08

#20 The path and the mountain - Il sentiero e la m…

26 Dec 2008 11 23 698
The path and the mountain

#9 Guna garden -detail

Via Palmanova-Guna garden

10 Sep 2009 3 13 800
Il percorso esterno di accesso all’edificio avviene attraverso un giardino progettato e realizzato dall’artista-artigiano di origine macedone Dashimir Arifi. Il suo intento è stato quello di catturare i sensi del visitatore, e distrarlo dal traffico del viale antistante. Dall’ingresso su strada, il visitatore percorre una passerella caratterizzata da trasparenze, dalla quale fuoriescono vapori d’acqua profumata oltre alle diverse note prodotte da gocce d’acqua che cadono su piatti di rame di diverso raggio. La percezione visiva è data da ulteriori giochi d’acqua e installazioni verdi.

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