E ora ti do il voto.
di Pigi Mazzoli
pigi.mazzoli@libero.it
(pubblicato in "Pride", settembre 2005)

Scusate, vi sembrerò cinico. Ma io abito vicino a un centro per le malattie a trasmissione sessuale di Milano, quello di via Pace. Per cui passano di qui, a fare colazione dopo il prelievo, un po’ di amici. E mi riversano addosso tutte le loro angosce. Mi raccontano tutti i loro comportamenti sessuali e mi chiedono un pronostico sul test. “E questo sarà stato pericoloso? E quest’altro?” A tutti rispondo che se fossero sempre attenti adesso non starebbero tanto male. Comunque, per tutti i caffè e panini imburrati che ho dovuto servire, ora mi sento in diritto di fare pagelle e dare voti a questi ragazzacci, ovviamente ho cambiato tutti i loro nomi.


Alberto è un bel ragazzo che vive con il suo fidanzato. Hanno orari di lavoro diversi. Quando è solo, tramite internet, trova qualche amico con cui divertirsi. Il suo fidanzato lo suppone, ma non vuole essere informato su queste storie occasionali. Fanno spesso tutti i test e fra di loro non fanno sesso sicuro. Alberto non usa mai il preservativo per il sesso orale, neppure nei rapporti occasionali, perché trova che l’effetto sia tremendo. Per questo si controlla periodicamente soprattutto per la sifilide. Per l’epatite B si è vaccinato.

Commento: comportamento abbastanza responsabile. Ha scelto di sottoporsi a periodici esami pur di non usare il preservativo nel sesso orale. Nel caso di un test positivo deve avvisare il fidanzato affinché si controlli pure lui. Voto: 6


Bruno è un po’ sgraziato di fisico, ma, come si dice, “fa tipo”. Per cui non ha difficoltà a trovare amanti e fidanzati, ma che di solito durano poco perché lui ha un brutto carattere. Attualmente ha due fidanzati in due città diverse, e nessuno sospetta l’esistenza dell’altro. Bruno fa sempre sesso sicuro, ma senza particolari attenzioni. Non ha mai fatto nessun esame e fino ad ora non dovrebbe essersi mai infettato.

Commento: avere due fidanzati ignari uno dell’altro (al di là del giudizio morale) porta ad avere un’impressione di sicurezza superiore al reale rischio. Qualche volta sarebbe il caso di farsi controllare, almeno per tutelare un po’ la salute dei fidanzati. Voto: 5


Carlo è un bell’uomo dall’aspetto vigoroso. Essendo inguaribilmente esterofilo mette molte delle sue energie in internet (per conoscere persone nuove) e in viaggi (per vivere le sue esaltanti storie d’amore). Fa sempre e solo sesso sicuro. L’ultima volta che ha fatto un test deve essere stato cinque anni fa.

Commento: dato che fa l’amore solo quando si innamora veramente (anche se poi le storie finiscono con la fine del viaggio) potrebbe succedere di lasciarsi andare, rispetto alla sicurezza, senza averne la consapevolezza. Dovrebbe comunque controllarsi periodicamente. Voto: 8


Daniele ha un corpo statuario e una mente lucida. Spesso si innamorano perdutamente di lui, ma Daniele non si innamora mai. Ha il terrore di fare il test dell’HIV. Conscio di questo suo terrore ha deciso di vivere senza ansia e di accetare la possibilità di scoprire di essersi infettato solo quando arriveranno le infezioni opportunistiche, cioè nello stadio avanzato della malattia. Sa anche che è una possibilità remota perché rigorosamente fa sesso sicuro. Quando una volta un amante occasionale ha tentato di penetrarlo senza preservativo, lui lo ha preso a sberle e se n’è andato. Per costringere gli amanti ad essere accurati nella prevenzione, dice che potrebbe essere sieropositivo e che ha paura di fare il test.

Commento: buon comportamento rispetto alla tutela della salute altrui. La scelta di non fare il test HIV è un fatto personale, ma giustamente non deve automaticamente farci supporre di essere sani. Essendo ferratissimo su tutte le altre malattie a trasmissione sessuale si tiene controllato regolarmente. Voto: 8


Enzo ha la sfortuna di innamorarsi sempre delle persone a cui lui non piace. La sua vita sessuale è quasi nulla. Quando finalmente ha incontrato quello giusto ha avuto un solo incontro, fatto di baci (profondi) e coccole. Poi l’altro è partito. Ed enzo dopo poche settimane ha scoperto di essersi infettato con l’epatite B. Ora è guarito ed è in cerca ancora del grande amore.

Commento: non si tratta di sfortuna ma di disinformazione. L’epatite B è molto contagiosa (oltre che pericolosa) e classicamente ci si infetta molto presto. Veramente necessario vaccinarsi appena possibile (chiedere al proprio medico di fare il test, se negativo farsi vaccinare). Pur con una vita sessuale quasi inconsistente ogni tanto dovrebbe farsi tutti gli esami. Voto: non classificabile (ne riparliamo quando inizierà ad avere una vera vita sessuale).


Fabio è molto giovane, ma ha iniziato ad avere rapporti presto, verso i sedici anni. Fidanzato segretamente con un ragazzo non libero, ha anche altre rare storie di solo sesso. Teme le malattie a tal punto che non solo fa sesso sicuro, ma evita anche di baciare gli amanti occasionali. Si controlla per tutte le infezioni possibili ogni sei mesi.

Commento: fare gli esami troppo spesso rispetto alla propria attività sessuale non solo è inutile, ma è pure uno stress che non permette di rilassarsi nei rapporti amorosi. Un conto è evitare di fare rimozione sulle malattie, un altro è esserne ossessionati. Voto: 10 per la sicurezza, 4 per la qualità del sesso.


Giovanni è un omone di una certa età, col fascino del papà. Gli sono sempre piaciuti i ventenni. Fa sesso sicuro rispetto all’HIV ma non alle altre malattie. Si è infettato più volte e ormai conosce i sintomi, per cui va dal medico solo quando gli serve. Considera questi “incidenti” come ineluttabili, perché i ventenni sono molto promiscui e non si accorgono di essersi infettai con la sifilide o lo scolo. Lui è molto paziente e pensa che nel suo ruolo ci sia anche quello di insegnare loro il sesso sicuro e la prevenzione. Ogni qualche anno fa il test dell’HIV.

Commento: già che fa sesso sicuro per l’HIV gli basterebbe poca più attenzione per renderlo efficace anche verso le altre malattie, svolgerebbe così un ruolo didattico più corretto ed utile per i suoi “allievi” ancora ignoranti. Ancora legato al “sesso come si faceva una volta” pensa che una maggiore protezione farebbe svanire la magia del rapporto. Voto: 7 per la missione didattica.


Lucio vive per il sesso. Giovane, ha scoperto la sua passione prestissimo e in pochi anni ha creato un catalogo degno di nota. Si è fidanzato malvolentieri perché questo portava via tempo prezioso per le sue cacce notturne, ma gli assicurava sesso giornaliero anch in tempi di magra. Conosce perfettamente il sesso sicuro ma pensa di avere facoltà divinatorie e poter capire dall’aspetto se la persona che ha davanti è sana oppure no. Dopo essersi fatto praticamente tutte le malattie, eccetto l’HIV, ha preso in considerazione il fatto che il suo comportamento è a rischio. Ha scelto però di cogliere l’attimo e continuare nelle sue pratiche selvagge evtando di pensare al futuro.

Commento: fra qualche tempo sono certo che lo incontrerò al mio centro per la cura dell’HIV. Quando capirà di aver buttato via una vita sarà tardi, invece basta solo un po’ di attenzione e autocontrollo per avere del sesso di qualità pur senza rischi. Che sia inconsciamente attratto dal pericolo? Un vero peccato, poi mette a repentaglio la salute dei tanti amnti occasionali, che vedono in lui un verginello senza pericoli, ed invece si ritrovano con una bomba biologica. Voto: 0, soprattutto per l’irresponsabilità verso il prossimo (ché ognuno è libero di buttare solo la sua di vita).


Mario. Beh, questa è una storia al passato. Un po’ imbranato, un po’ sognante, ha sempre disdegnato il sesso fine a se stesso. Ha incontrato l’uomo della sua vita ed era sicuro di aver realizzato tutti i sogni. Ma l’altro non gli ha rivelato di essere sieropositivo, e fra due che si amano, Mario ha pensato, non si può usare il preservativo come si usa con le puttane. Ora il suo amico è morto, lui si è contagiato e ha dato un taglio al sesso e a nuovi amori.

Commento: quando si ama una persona si è certi della sua sincerità. Bisogna però comportarsi, col sesso, come se non ci si potesse fidare. Non che l’altro debba essere per forza un imbroglione, ma potrebbe aver avuto, ad esempio, un cedimento non confessabile, e portare uno sgradito dono al proprio ignaro fidanzato. Non che le storie di monogamia assoluta non esistano, ma paiono proprio molto rare. Parte delle infezioni avviene all’interno di coppie chiuse, dove uno dei due non era stato sincero. Voto: inclassificabile.


Nicola è sulla piazza da qualche decennio. Fidanzamento ventennale con uno del tutto identico, anche fisicamente, a lui. Da quando si sa che va usato il preservativo lo usa con regolarità. La stessa regolarità con cui cercano il terzo. Cucinano bene entrambi. Entrambi si fanno tutti i test con una certa regolarità. Non credo abbiano mai avuto alcuna malattia.

Commento: quando si trova una soddisfacente situazione di equilibrio ci si deve ritenere fortunati. Ma il merito è anche suo che ha sempre fatto attenzione alla prevenzione. Questo gli assicura un futuro sereno. Voto: 10


Osvaldo è al suo terzo fidanzamento. Ragazzo di rara bellezza. Ha capito che la cosa che lo eccita di più è il tradimento. Credo che si sia fidanzato apposta, perché di proposte di sesso occasonale ne ha sempre avute anche troppe per approfittare di tutte. Metodico nel nascondere le malefatte (eccetto qualche rara volta, da cui liti e rottura di fidanzamento) fino a fare della menzogna un’arte. Intelligentemente fa sesso sicuro col fidanzato e sesso ultrasicuro con tutti gli altri. Nonostante i pochi rischi fa spesso tutti i test, più per tutelare ancor di più il fidanzato che per un reale rischio nei rapporti.

Commento: ognuno ha i suoi fantasmi erotici. Se si ama una vita affettivamente rischiosa, che questo non si traduca in un rischio reale per la propria e l’altrui salute.
Giusto controllarsi. Voto: 6/7


Piero è un tranquillo uomo di mezza età, fin troppo tranquillo. Non si è accorto di essere ormai arrivato alla pace dei sensi. Abituato fin da giovane al test periodico per la sifilide, continua a farlo. Talvolta in ambulatorio gli chiedono se vuole rifare il test dell’HIV. Lui ci pensa un attimo, conta aiutandosi con le dita della mano, e risponde che non è il caso, che non ha corso rischi dall’ultima volta. Nella sala d’aspetto del’ambulatorio guarda gli altri in attesa, soprattutto quelli giovani, per vedere se serve una guida, se qualcuno ha bisogno di un conforto. Poi va via e torna ai suoi musei, ai suoi film, ai suoi fiori.

Commento: condurre una vita impeccabile dal punto di vista sanitario e della prevenzione, porta ad una vecchiaia serena. Chi è stato responsabile fin dalla prima scopata, ha introdotto senza traumi l’uso del preservativo all’arrivo dell’AIDS. Voto: 10 per il buon esempio.


Rodolfo ha un fisico snello dall’aspetto sano. Il naso è troppo grande e gli occhi forse troppo piccoli. Ma chi lo conosce smette subito di badare al suo aspetto, perché il punto di forza è la personalità estroversa e animalmente erotica. Da giovane ebbe la fortuna di fidanzarsi ancora vergine, ma il suo fidanzato dopo poco tempo si è ammalato ed è morto in AIDS. Rodolfo, anzichè uscire provato da quell’unica esperienza, ne è risultato fortificato. Da allora ha un giro di amanti sieropositivi, perché gli fanno tenerezza e li ama tutti. Si controlla spesso ma nel contempo è scrupolosissimo nel sesso sicuro.

Commento: aver avuto un amico, un fidanzato, qualcuno a cui si voleva bene, sieropositivo e poi ammalato di AIDS è un’esperienza fortissima che ti cambia la vita. Riesci a capire con la razionalità necessaria che il virus è tremendo ma si può tenere lontano, e che le persone sieropositive hanno ancor più bisogno degli altri di essere amate normalmente. Bravo, merita la lode.


Ora, caro lettore, se non vuoi prendere brutti voti dai tuoi amici, cerca sempre di proteggerti e di proteggere gli altri. In questo modo darai anche il buon esempio a chi ancora scherza col destino.