a letto con pigi
Come veli da sposo.
di Pigi Mazzoli
(pubblicato in "Pride", dicembre 2003)
Il mese scorso vi ho parlato di una coppia amica mia e della loro paura di fare il test. Essendo entrambi fedeli trovo che sia uno spreco continuare ad usare il preservativo quando basterebbe che facessero entrambi tutti gli esami, per accertarsi di non essere portatori di alcuna malattia venerea, per poter farne a meno di quel mezzo meccanico di protezione.
O forse sarà solo il fatto che io non ne possa assolutamente fare a meno per farmi sognare di fare all'amore in modo "naturale", ingigantendo il caso a problema, che in effetti problema non è, o per lo meno nel loro caso è impedimento di poco conto. A loro non dà fastidio usare il preservativo.
Potrei fregarli chiedendo che lo facessero per me che non posso, che facessero questi spaventosi esami del sangue per poter scopare alla selvaggia senza altri pensieri in testa se non il desiderio. E che io vivrei questa cosa attraverso loro.
Perché io ci tengo che loro, che tutti i miei amici, che anche i conoscenti facessero esami, usassero preservativi, facessero insomma tutto quello che io non posso più fare per restare sano, perché io non posso più farci niente.
Ho parlato ancora con Marco e il suo fidanzato. Non ci sono grossi motivi, ammettono loro, perché debbano temere di fare test. Nel loro passato una vita sessuale assolutamente parca, quasi frugale, fatta di un solo ex fidanzato (a testa) e di fedeltà.
Allora ho ricordato loro che oltre all'HIV, che parrebbe nel loro caso davvero una eventualità molto remota, esistono pure tutte le epatiti e che queste non sono dominio esclusivo di chi ha condotto una bellissima vita dissoluta. Le epatiti si prendono, o si prendevano, anche dal dentista e le si portano poi in dono di nozze (io condisco sempre, certi argomenti antipatici, con sprazzi di umorismo o con termini aulici, tanto per alleggerire il discorso e non perdere la platea).
Devo fare una telefonata, se non si sono ancora decisi a farlo li prenderò dal lato affettivo e chiederò i loro test come personale regalo di Natale a me, per le mie apprensioni, e che perdonino il mio stato ansioso.
Troppo accanimento nei loro confronti, direte. Tanto sono così innamorati che neppure un copertone d'auto potrebbe dare loro fastidio. Devono essere così innamorati che neppure se si passassero qualcosa di tremendamente sgradevole il loro amore ne potrebbe soffrire. Ma io insisto perché sono troppi fra i miei amici quelli che affidandosi a quella probabilità su un milione hanno fatto le cose con leggerezza. E ne sono andati di mezzo loro.
Non che non si possa vivere felici pur essendo ammalati, se si è fortunati, ma è un'altra vita, per lo meno diversa, e non la si era scelta. Ed essere ammalati è nulla in confronto a quel macigno che è il poter infettare qualcun altro. Certo che si è liberi di rischiare il proprio non facendo sesso sicuro, ma poi? Con che faccia ci portiamo il fardello il giorno che ci innamoriamo di quell'altro che ci dovrà convivere, e rischiare di suo, senza averlo scelto? Ora ci sembra di essere tanto grandi col nostro coraggio di rischiare, e ci diciamo che se dovesse accadere noi sapremmo come sopportare, noi siamo forti. Ma poi si cambia, forse proprio per quello che succede si diventa meno forti, forse perché non ci sono più scelte da fare, allora si vorrebbe tornare indietro e non si può. Tutto per non aver usato un euro di gomma. Per non aver fatto in tempo un test, gratuito ed anonimo.
Non ci daranno mai il matrimonio gay? Trasformiamo i test fatti in coppia nella nostra cerimonia nuziale, se siamo sicuri che rimarremo fedeli, sarà forse poco romantica (ma quando ci si ama tutto ciò che si fa assieme è sempre tremendamente romantico) ma senz'altro molto significante, una gran bella promessa.
Aspettando la "cerimonia" approfittiamo delle feste e regaliamoci tanti bei preservativi. Che non sia mai che qualcuno sia davanti al caminetto acceso con la neve che fiocca sulle montagne d'intorno e scopra che i preservativi sono finiti. Sarebbe orribile, roba da rovinare la festa.
Per alleggerire il tema, fate volare lo sguardo sull'opera di Renzi e Reale, dalla mostra "Beef cake" che si è tenuta a Milano alla galleria "Venti correnti" in via Cesare Correnti 20 dall'8 al 18 ottobre di quest'anno. Non saranno veli da sposo ma...
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