Come si indossa il preservativo. Istruzioni particolari e un po' pignole.
di Pigi Mazzoli
(pubblicato in "Pride", febbraio e marzo 2003)
Il preservativo è l'unico mezzo efficace per prevenire l'infezione da hiv, cioé per non ammalarsi di AIDS. Ed usarlo ha anche il vantaggio di diminuire la possibilità di infettarsi di epatiti, herpes, sifilide, condilomi, gonorrea (queste malattie sono più contagiose dell'hiv, ma sono in parte curabili). Per cui è da stupidi fare gli schizzinosi e sentire il suo uso come una limitazione alle gioie del sesso. Dobbiamo, se vogliamo una lunga e felice vita sessuale, cercare di sentirlo amico. Saperlo scegliere e saperlo usare.
Partiamo dal primo passo. L'acquisto. Funzionano più o meno tutti bene ma è il caso di provarne di marche diverse per trovare quello che più si adatta al nostro pene, troveremo quello che sarà più facile da mettere, che non si sfila, che non si rompe, che non toglie sensibilità all'atto, che non irrita l'ano. Partendo con quelli "forti" che sono più spessi e anche nel caso che il lubrificante che metteremo si asciughi (succede di più d'inverno con l'aria secca del riscaldamento) resisteranno di più alle rotture. Ma possiamo anche procurarcene di extra sottili, soprattutto se aromatizzati, adatti per il sesso orale. Il pene può variare, senza uscire dalla "normalità" fra i 20 e 10 centimetri di lunghezza e tra i 16 e i 10 di circonferenza (cioé con diametro da circa 5 a circa 3 centimetri), oltre a questo può essere più o meno circonciso e a sua volta il prepuzio (che è la pelle che può scorrere sul glande) può essere più o meno lungo nel suo sviluppo totale. Esiste poi la fimosi, cioé quando il prepuzio è troppo stretto per scorrere e scoprire il glande, ma questa è una condizione su cui di solito si interviene chirurgicamente (con la circoncisione o, molto meglio, con una plastica ricostruttiva che allarga il prepuzio conservandolo e permettendogli il movimento richiesto), comunque a chi è fimotico il preservativo offre una protezione al prepuzio rendendo migliore la penetrazione (ma si deve abbondare di più col lubrificante).
Compagno del preservativo è, come abbiamo visto, il lubrificante. Quello già presente sul preservativo è sufficiente per un coito eterosessuale (sempre che la donna non sia in menopausa per cui avrà meno lubrificazione naturale e allora la mucosa della vagina sarà più secca e l'atto potrebbe essere doloroso). Per la penetrazione anale invece il lubrificante è sempre necessario. Altrimenti il preservativo si sfonda, oltre che irritare l'ano e tirare i peli.
Comprate un bel tubo in farmacia di gel idrosolubile ("K-Y" della Johnson&Johnson, oppure "H.R Jelly" della Carter-Wallace; se non l'hanno fatelo ordinare dal vostro farmacista). Se vi regalano delle bustine di gel vanno benissimo e sono più comode per uscire la sera. Altrimenti mettete in conto di uscire col tubo in tasca, magari uno parzialmente usato e meno ingombrante.
Non usate assolutamente null'altro che sia a base grassa, come creme, olii, burro, perché i grassi infragiliscono la gomma naturale con cui sono fatti i preservativi facendoli rompere quasi subito.
Se volete usare del lubrificante grasso, ad esempio se unite la penetrazione a lunghe sedute di massaggi con olii, o dopo delle sessioni di dilatazione manuale dell'ano, allora dovrete usare un condom di poliuretano ("Avanti" della Durex) che costa circa 2,5 euro a pezzo, che oltre ad essere specificatamente inerte coi grassi è meccanicamente molto più resistente. Ma essendo meno elastico avrà un aspetto rugoso sul pene, il che potrebbe irritare l'ano nel caso di sesso prolungato (fosse per loro resistono ore senza rompersi o sfilarsi).
I preservativi vanno conservati con cura, senza schiacciarli o scaldarli a lungo (non dimenticati nella tasca dei pantaloni e non di scorta nel cruscotto dell'automobile).
Per aprirlo strappate la bustina con i polpastrelli e senza aiutarvi con le unghie, altrimenti rischiate di danneggiarli. Se avete le mani sporche di lubrificante potrebbe essere difficile l'operazione, pulitevele ma non usate altri mezzi per l'apertura.
Sarebbe il caso a questo punto di avere un po' di luce, anche per vedere il verso di arrotolamento del preservativo. Anche se so di esperti che riescono con due dita sentirlo nel buio di una darkroom. Io no. A me capita a volte di non riuscire a infilarlo e di rigirarlo più volte.
Il pene deve essere almeno parzialmente eretto (bazzotto, o come diciamo noi al nord "barzotto"). Comunque se l'erezione è completa il preservativo si srotola con maggiore facilità.
Le istruzioni allegate ai preservativi mostrano di solito dei disegnini che si riferiscono a peni diritti, eretti, di media grandezza e soprattutto senza ombra di prepuzio. Ma le cose non sono così semplici, i dettagli alla prossima puntata.
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Come si indossa il preservativo. Seconda parte: veniamo al sodo.
di Pigi Mazzoli
Lo scorso mese abbiamo introdotto l'argomento e abbiamo parlato di come non tutti i peni siano uguali e non tutte le penetrazioni si assomiglino. Se avete visto qualche documentario sulla prevenzione vi può essere capitato di vedere una dimostrazione pratica dell'uso del preservativo srotolandolo su di un pene di gomma, di legno oppure su una zucchina. Ma raramente un'erezione è tanto granitica e le cose sono un po' più complicate.
Se il pene supera i 4,5 centimetri di diametro oppure non è in erezione completa, ma anche se la sua forma non è perfettamente cilindrica ma presenta un ingrossamento a metà o alla base, srotolare il preservativo secondo le istruzioni accluse nella confezione può risultare difficile.
In questo caso non resta che infilare tre dita di ciascuna mano all'interno e allargare moderatamente nell'infilarlo, come quando si indossano i calzini, per intenderci. Quest'operarzione è di solito sconsigliata perché si rischia con le unghie di lesionare la gomma. Ma dato che le unghie sono strumenti di lavoro e di difesa degli uomini primitivi, e armi di seduzione delle donne, noi, che siamo uomini moderni, possiamo pure sacrificare questi ricettacoli di batteri tagliandocele corte e levigandole con una limetta.
Noi di solito non siamo circoncisi, per cui per infilare completamente il preservativo, in qualsiasi modo lo si metta, si deve procedere in due fasi. Lo si srotola fin quanto posssibile alla base poi si afferra con le dita il prepuzio già ricoperto dal preservativo e lo si distende scoprendo così la seconda parte del pene, a questo punto, sempre tenendolo, lo si continua a srotolare nuovamente fino alla base. Questo eviterà che col movimento il preservativo scivoli via durante il rapporto perdendolo.
Solo quando il preservativo è indossato mettere mano al lubrificante, che va ovviamente solo all'esterno.
Un inconveniente che potrebbe occorrervi se producete abbondante liquido prespermatico (precum, in inglese) è che dopo un po' il preservativo non aderisca al glande e tenda a sfilarsi dalla punta, lasciando penzolare una parte vuota. Questo è pericoloso perché se durante la penetrazione il preservativo resta srotolato il glande preme sulla parete piana (e non sulla cupola semisferica) e rompe con facilità il preservativo. Nel caso vi succeda dovrete mettere in atto qualche accorgimento particolare: cambiare il preservativo (dopo esservi lavati il pene con detersivo per rimuovere il lubrificante precedente nonché il liquido prespermatico). Oppure, se siete sul punto di concludere e il cambio vi dovesse far perdere l'ispirazione, cercate di tenerlo infilato con le dita durante l'ingresso nell'ano, cercate di non entrare ed uscire senza tenerlo controllato (con l'occhio o con la mano) e assicuratevi che sia completamente infilato e che non sia rotto almeno prima di eiaculare. Comunque meglio cambiarlo e ricominciare da capo, è più sicuro.
Chi ha il pene largo alla base corre spesso il rischio che il preservativo si sfili durante il rapporto, valgono anche per lui le stesse indicazioni: niente lubrificante superfluo all'interno e soprattutto controllare più volte durante la penetrazione che non si sposti di lato o si sfili.
Se siete circoncisi (o avete la fimosi e non volete operarvi) dovrete usare esclusivamente preservativi di grosso spessore, sono indicati come "forti" o "sicuri" sulla confezione, e dovrete usare molto lubrificante, perché saranno sottoposti a maggiore sforzo elastico.
Cercate di provare più tipi finché non trovate quello che meglio si adatta al vostro pene e alle vostre abitudini. Non sempre le indicazioni sulla confezione mantengono quello che promettono: spesso "xxl" o "maxi" indicano preservativi di poco più grandi degli altri. Molta differenza esiste invece tra una marca e l'altra. Se vi dà fastidio sentirvelo addosso o perdete sempre l'erezione nel metterlo nel metterlo i casi sono due, o siete schizzinosi o non siete particolarmente attivi. Pensate a come vi tirava da ragazzini e pensate che il vostro pezzo di carne è capace di prestazioni straordinarie se non lo castrate con cattivi pensieri. Vi assicuro che quando ci si abitua coi preservativi si potrebbe farlo anche con un sacchetto del supermercato infilato.
Uno dei problemi che causano la mancata erezione è l'ansia da prestazioni. Significa che: dato che "dovete" farlo diventare duro, lui resterà molle. Mettere il preservativo aumenta l'ansia da prestazione: nel momento che iniziate ad infilarvelo è ovvio che vi aspettate di "dover" continuare ad avere l'erezione. Ma se invece questa vi abbandona non fatene un problema, aspettate, continuate coi preliminari e ritentate quando sarà di nuovo abbastanza duro.
Alla fine del rapporto sfilatelo, se avete eiaculato potete annodarlo sigillando il contenuto, e gettatelo nei rifiuti, mai nel WC. Nello sfilarlo potreste sporcarvi di sperma le mani, lavatele e lavatevi anche il pene prima di continuare eventualmente nel rapporto, anche se è sulle mani lo sperma è comunque un veicolo di infezione se arriva alle mucose dell'altro.
Soprattutto per chi è in coppia stabile l'uso del preservativo diventa un gesto automatico, ed anzi il tirar fuori dal cassetto preservativi e lubrificante è un arrapante segnale di disponibilità sessuale.
Buon lavoro ragazzi!
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