A letto con Pigi
I dischi volanti non esistono, ne sono quasi certo.

di Pigi Mazzoli
(pubblicato in "Pride", luglio 2004)



Ancora un lettore mi scrive per chiedere il mio parere su Duesberg, il ricercatore secondo cui non è il virus HIV a provocare l’AIDS bensì una serie di cofattori tra cui la vita disordinata, i rapporti sessuali, l’uso di droghe e di popper, l’omosessualità...
Non ho più voglia di controbattere. Io sono alle prese coi miei farmaci, pesantissimi, amati e odiati, ma io sono qui. I miei amici che non hanno fatto in tempo a beneficiare delle scoperte, ma che ne sono stati le inconsapevoli (ma a volte consapevolissime) cavie, non sono più qui. La medicina non è materia da semplificazioni, da trovate geniali. La medicina è una strada buia rischiarata qua e là da qualche lampione.

Io che non credo neppure a dio che diritto ho di contestare le verità a cui non credo? Può essere tutto vero, anche i dischi volanti. Continuerò solo a pensare alle mie cose, che sono tante.
Da un po’ di tempo non penso più alla morte. Intendo dire alla mia. Da molto non ne avevo più di paura, con l’abitudine a pensarci aveva perso il suo orrore. Ora devo pensare ad altro, alla mia vita da malato cronico. Non basta l’ansia data dal ciclico migliorare e peggiorare della salute, dei risultati degli esami. Ho, abbiamo dovuto ricevere le stimmate della malattia. I nostri amici che non ci sono più avevano il corpo maculato di viola per il sarcoma. I nostri segni sono più dissimulabili: le nostre gambe diventano magre, le braccia pure. Le belle chiappe generose anch’esse sparite. Le guance si scavano. Per contro sul collo e sulla schiena si accumula il grasso, così anche sulla pancia. Falliti i tentativi con ogni sorta di farmaco, ora i medici si sono arresi e ti propongono la liposuzione.
Malati cronici, vecchi malati come tutti gli altri, solo un po’ peggio. Ora che noi sieropositivi invecchiamo (grazie alle medicine sempre migliori) iniziamo a soffrire delle malattie della riconquistata possibilità di invecchiare. Fra queste i tumori. Con la differenza che noi vecchi hiv+ pare ne soffriamo di più, noi abbiamo sette volte più alto il rischio di contrane uno. Sette volte, non poco. Ti chiedono di smettere di fumare ma sanno benissimo che i farmaci ti fanno venire ancora più voglia di sigaretta, di alcool, di droga, di popper, di Viagra, di qualsiasi cosa che ti possa dare una scrollata dalla stanchezza che non passa.
Quella dei tumori non la sapevo ancora, l’ho scoperto da poco leggendo Positifs. Non potendo fare lo struzzo mi informo e leggo di tutto. Duesberg no, non credo neppure ai dischi volanti.

Una volta di AIDS ne parlavano solo i giornali nei titoloni, tanto per vendere, e non sapevano che cosa scrivere sotto, allora solo racconti fantasiosi e orrifici, oppure i soliti annunci di cure miracolose e improbabili, anche quelli fanno vendere, forse anche di più.
Una volta. Ora tanta stampa dedicata, associazioni con telefoni e bollettini. Tutti a combattere il nemico su due fronti. Come sopravvivere per chi ha fatto l’incontro fatale, e come evitare agli altri che anch’essi lo facciano. Due fatiche immense. Noi sieropositivi siamo un po’ pallosi, perdonateci, sono i farmaci (o forse anche questa è una scusa, che ne so, non desidero neppure più sapere perchè sto male, quanto sia colpa dei farmaci, quanto del virus, quanto dell’età, quanto del grasso...). Voi sieronegativi siete proprio un po’ coglioni quando sfidate la fortuna. Non tutti, quelli di voi che sono coscienziosi si annoieranno un bel po’ a sentirsi sempre dire di fare quello che già fanno sempre, proteggersi. Ma c’è una piccola parte di voi che proprio si distrae, che non ci vuole pensare, e che prima o poi si infetta. Che peccato. Quante energie per voi zucconi.
Date retta una volta per tutte, toglieteci questo pensiero dalla testa. Abbiamo tanto da pensare per noi, le medicine, i tumori, la stanchezza.

Grazie a chi ci sta vicino e lavora per noi a raccogliere notizie per renderci cavie più informate, vittime meno disperate, vecchi meno malati. Smetterò di fumare, prima o poi, forse anche grazie a Positifs che però per oggi mi ha terrorizzato e non avevo voglia. Ma non devo fare lo struzzo. L’ho già detto? Scusate, sono le medicine, sono sempre un po’ rincoglionito, e poi sono stanco.

Coglioni! Usate il preservativo finché siete in tempo!

Sono stato brusco, lo so, ma non ho più molta pazienza, mi stanco presto, sapete, le medicine...