A nudo

Come nascondere un dildo in casa
(e soprattutto cosa farsene)
di Pigi Mazzoli
Pubblicato da "Pride" 2002

Davanti alla tivù, assistendo all'ennesimo documentario sulla vita degli elefanti, mi domandavo se scopassero mai. So cosa mangiano, come partoriscono, come si difendono, come attaccano, la vita di gruppo, come muoiono, ma non come trombano. A dire il vero di altri animali esotici qualche volta mostrano immagini di accoppiamento, forse perché poco "bestiali", di quelli che si accoppiano in modo sbrigativo e per nulla evocativo di godimenti animaleschi per come ce li immaginiamo.
E ho di nuovo pensato che non solo non mi fanno mai vedere la vita delle galline o dei maiali, ma neppure un mattatoio. Io sono carnivoro e la violenza che c'è nel mio nutrirmi di animali morti mi viene nascosta. Forse perché l'uccidere un animale è troppo "bestiale" per un uomo perché l'essere mostrato sia "conveniente" (nel senso di educato).
Dovremmo uccidere con le nostre mani gli animali che mangiamo, non è un'idea mia, ma quando l'ho letta ho capito che mi sottraevo ad un dovere etico. Almeno fatemi vedere gli occhi dell'animale che mangerò mentre terrorizzato viene ucciso. O forse non se ne accorge neppure, non lo so, non me lo fanno sapere.
Ecco, questo modo "conveniente" di presentare la catena alimentare mi sembra lo stesso di come si presenta l'omosessualità quando si parla quasi solo di coppie a cui assicurare (giustamente) diritti civili. O di come si parla fra di noi di penetrazione. "È bello farlo con la persona che si ama" è verissimo, ma, secondo me, se ci si ferma qui potrebbe voler dire che non lo si accetta completamente, che c'è la necessità di "pulire" un atto che pare sporco. Certo che è bello farlo con la persona che si ama, ma se dico che "è bello accarezzare la persona che si ama" dico un'ovvietà che non scatena consensi partecipati come se avessi espresso un pensiero poetico fondamentale. La conferma di questa mia impressione credo stia nel modo con cui viene accolto l'argomento "dildo" e "anale" quando ne parlo, come se fosse comunque un argomento sporco che solo l'uso come dileggio permette di affrontare con leggerezza. Quando parlo di dildo spesso la reazione è: "a me fa schifo, preferisco quelli veri" detto con un'aria da persona offesa nella nobiltà d'animo. E altra conferma sta in alcuni discorsi secondo cui il piacere anale è indissolubilmente legato all'agente che lo ha provocato. Sono d'accordo che "con chi lo si fa" è un elemento fondamentale, ma perché riuscire ad analizzarne una sola parte, la nostra reazione puramente fisica all'atto, ci fa sembrare di essere poco elevati, quasi gretti? Temo che sia un'eredità indesiderata di quella cultura secolare che vedeva nel passivo il soggetto debole, vizioso, perverso dell'atto, mentre l'attivo restava immune dai giudizi negativi, come se la sua "meccanica" mascolinità lo mettesse al riparo da dubbi rispetto al suo valore morale.
Forse è il momento di recuperare il piacere anale liberandolo dai sensi di colpa. Procuratevi un dildo. E così come vi masturbate e del vostro pene conoscete ogni sfumatura di piacere e ogni statistica (quante volte? quanto a lungo?...) della vostra potenza, iniziate anche a conoscere il vostro ano. Se arriverete a farlo forse vi regalerà qualche piacere in più e qualche fastidio in meno.
Quando parlo di analità con qualcuno (non in gruppo perché allora la messa in burla dagli astanti è quasi automatica per mascherare l'imbarazzo sull'argomento) la sua prima preoccupazione è capire se indugiando nell'uso potrebbe danneggiarlo e perdere la capacità di ritenzione delle feci, o perdere il tono al punto da non apparire più abbastanza "stretto" durante il rapporto sessuale. Poi ci sono quelli che narrano di storie "assolutamente vere" di vibratori persi nelle profondità intestinali o di melanzane entrate e mai più uscite se non con imbarazzanti quanto complicate operazioni chirurgiche. Tutte fandonie, leggende metropolitane. L'ano è fatto di muscoli, mucose e vasi sanguigni. Gli unici accidenti avvengono usando oggetti taglienti o appuntiti o che potrebbero rompersi (bottiglie, legni) o mani usate malamente e con unghie affilate. Per il resto la ginnastica dilatatoria fatta regolarmente invece ci mette al riparo da emorroidi e talvolta da ragadi (quando sono originate da una muscolatura troppo contratta). Lubrificazione e pulizia degli oggetti introdotti sono basilari per evitare danni alla mucosa. I dildo di gomma sono gli oggetti più sicuri.
Nel caso di oggetti di dimensione notevole la lubrificazione migliore è quella fatta con grassi (burro, olio) che al contrario del gel non infragiliscono la mucosa, ma tracce di grasso rimarranno per un po' di tempo e questo potrebbe rendere a pericolo di rottura i preservativi se subito dopo si dovessero avere rapporti sessuali più canonici. Dopo l'uso dei dildo di gomma con lubrificante grasso pulire accuratamente con sapone o detersivo e dopo asciugato riporre con talco, questo assorbirà ogni eventuale traccia di grasso che potrebbe rovinare la superficie della gomma. Un dildo costa caro e solo se conservato ottimamente potrà essere sempre pulito e riusato con sicurezza.
Tenere a casa un dildo può risultare imbarazzante per alcuni. Una soluzione è tenerlo incartato in una scatola regalo con un biglietto d'auguri indirizzato ad un fantomatico nome femminile, nel caso si dovessero dare spiegazioni si dirà che è un regalo goliardico fatto ad una collega che, imbarazzata dal doverlo portare a casa, vi ha chiesto di conservarlo per lei.
Altra possibilità, ma si deve avere faccia tosta, è di tenerlo con creme antiemorroidarie nell'armadio delle medicine, ed allora si spiegherà che è stato prescritto dal proctologo per fare ginnastica all'ano per via di ragadi recidivanti, storia plausibilissima, tanto che in farmacia vendono l'apposito dildo con annessa crema lubrificante e lenitiva ("Dilatan" il nome, non è uno scherzo) per l'inserimento previo riscaldamento due volte al giorno (o previo raffreddamento nel caso di postumi da un'operazione di emorroidi).
Per gli esperti di bricolage non sarà difficile creare un oggetto con apertura segreta che lo possa contenere: un falso libro oppure, agli esperti di cartonnage, io consiglio un obelisco rivestito in carta marmorizzata che sarà anche un piacevole soprammobile. Ma altri contenitori con serratura sono normalmente in vendita: casseforti ma anche più semplicemente cassettine per chiavi, porta dischetti da PC. Tutto questo è a prova di mamma e di donna di servizio curiosa.
Altra possibilità, secondo me la più raffinata e divertente, è di procurarsi degli oggetti che, pur sicuri e gradevoli per certi giochi, sono fatti per tutt'altro scopo e quindi assolutamente insospettabili: mazze da baseball, manganelli da polizia in gomma, birilli da bowling, certi portarotolo di carta da cucina da tavolo (un disco di base con un'asta al centro), grossi ceri pasquali, per i neofiti manici di lima possono bastare. In campagna o in cantiere edile troviamo manici di badile, purché belli levigati e senza scheggiature (dovrebbero essere di Bagolaro, un legno molto resistente) e questo l'ho visto pure in un video porno. Più originale il mattarello da cucina, trovandone uno dall'estremità sagomate in modo appropriate.
Teniamo conto che anche oggetti sferici possono servire allo scopo, soprattutto per i più esperti: ad esempio le uova di legno da rammendo e le palle di gomma, di quelle per far giocare i cani.
Ma l'oggetto principe fra i sostituti sarà quello che la natura ci fornisce stagione dopo stagione. E saranno allora zucchine, melanzane lunghe, carote. Io ad esempio al supermercato scelgo le melanzane con cura per avere in frigo una serie completa di diversi diametri, non si sa mai chi possa arrivare. Il salame, invece, nonostante sia l'oggetto più citato in caso di penetrazioni improprie, data la sua superficie irregolare e l'alto costo non è certo la scelta migliore. Perché mi auguro che poi gettiate tutto e non lo serviate ai vostri commensali.
Fate attenzione, anche se ben lavato dopo l'uso un oggetto potrebbe conservare un certo odore residuo, dipendentemente dalla microporosità del materiale, che potrebbe insospettire qualcuno. Se servisse coprite le tracce residue con un profumo adeguato (talco, vanillina, acqua di colonia, limone) ma se potete lavare con candeggina: non solo ogni traccia sparirà ma avrete fatto sparire ogni traccia di colibatteri (i microrganismi presenti nelle feci che possono provocare, se proliferano in mezzo adatto, infezioni intestinali se ingeriti).
Una soluzione è l'uso di palloncini di gomma, quelli che si gonfiano alle feste come decoro. Comprateli della misura più grande e aiutatevi con borotalco per infilarli sull'oggetto, non è facile. Non solo sarà una membrana che lo preserverà pulito ma renderà ulteriormente liscia e sicura la superficie a contatto della mucosa. Questa è anche un'ottima soluzione per eliminare le asperità del tappo di un flacone di plastica di bagnoschiuma che vi portate in viaggio (perché i dildo pesano e poi farseli trovare in dogana potrebbe essere imbarazzante).