finestre fiorite
just for fun
un pruno decorativo
Pavia sotto la neve
nel giardino di Vanda
balcorama
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X you a flower
il mandorlo è già sfiorito
Le jardin c'est à moi
il primo muscari sul mio balcone !
2 marzo 2019 : primule !
uno dei tanti pruni fioriti
nuovo sedum palmeri rubromarginatum !
le prime !
il Pruno è esploso
HFF & HIWD
gli angioletti
in posa
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very little
la mia città
Baciccia
Pedraza door
I Hear You Knocking (again)
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Il Lampione e la sua ombra
avviluppata
X Anna
X Evan
Hidden Fence Friday
Cold fence
blue
io
chez Vanda
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Happy Valentine all year long !
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Borgio Verezzi - le Grotte


Le grotte di Borgio Verezzi - conosciute anche come grotte Valdemino - sono un complesso di cavità carsiche di rilevanza turistica, la cui struttura è stata generata nel tempo dalla lenta erosione dell'acqua attraverso la roccia.
Da sempre si sapeva che l'acqua del rio Batorezza "scompariva" nel sottosuolo e ricompariva più avanti, ma solo nel 1933, a seguito di uno sfondamento di un pozzo, tre ragazzini entrarono nella fessura creatasi e scoprirono la prima grande sala sotterranea.
La scoperta, tuttavia, forse anche per il contesto storico a ridosso della seconda guerra mondiale, non ebbe risonanze fino al 1951 quando lo speleologo Giovanni Dentella, a capo del gruppo speleologico Ingauno, intraprese una scrupolosa ispezione di queste grotte che si snodano per alcuni chilometri, tra sale e gallerie, sotto l'abitato di Borgio. Sarà lo stesso speleologo a realizzare il primo percorso turistico, ufficialmente aperto al pubblico nel 1970; il percorso turistico è ovviamente limitato, ed è lungo 800 metri.
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All rights reserved - Copyright © Nora Caracci
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Da sempre si sapeva che l'acqua del rio Batorezza "scompariva" nel sottosuolo e ricompariva più avanti, ma solo nel 1933, a seguito di uno sfondamento di un pozzo, tre ragazzini entrarono nella fessura creatasi e scoprirono la prima grande sala sotterranea.
La scoperta, tuttavia, forse anche per il contesto storico a ridosso della seconda guerra mondiale, non ebbe risonanze fino al 1951 quando lo speleologo Giovanni Dentella, a capo del gruppo speleologico Ingauno, intraprese una scrupolosa ispezione di queste grotte che si snodano per alcuni chilometri, tra sale e gallerie, sotto l'abitato di Borgio. Sarà lo stesso speleologo a realizzare il primo percorso turistico, ufficialmente aperto al pubblico nel 1970; il percorso turistico è ovviamente limitato, ed è lungo 800 metri.
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