Pitigliano - Acquedotto Mediceo

Viterbo e la Tuscia

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Pitigliano sulla rupe di tufo 30-10

30 Oct 2021 7 4 118
Pitigliano è un comune italiano di 3 707 abitanti[3] della provincia di Grosseto in Toscana. Arrivando a Pitigliano dal mare, salendo la strada regionale 74 Maremmana, si notano le caratteristiche case che sporgono da un grande sperone di tufo, assolutamente a strapiombo. La rupe di Pitigliano è circondata su tre lati da altrettanti burroni, pieni di grotte scavate nel tufo; nel fondovalle scorrono i corsi d'acqua Lente, Meleta e Prochio. Il caratteristico centro storico è noto come la piccola Gerusalemme per la storica presenza di una comunità ebraica da sempre ben integrata nel contesto sociale che qui ha la propria sinagoga. Peccato la nostra visita fosse di sabato e tutto era chiuso.

Chiesa di Santa Maria e San Rocco

30 Oct 2021 6 2 110
Chiesa di Santa Maria e San Rocco, edificata nel XII secolo su un preesistente tempio pagano e restaurata in forme tardo-rinascimentali, si presenta in un'insolita aula trapezoidale divisa in tre navate dove sono conservate alcune tracce di affreschi. L'interno contiene una cospicua raccolta di opere pittoriche del XVII secolo.

Pitigliano - Acquedotto Mediceo

30 Oct 2021 4 2 106
L'acquedotto Mediceo è una struttura di ingegneria idraulica concepita per il rifornimento idrico del borgo di Pitigliano. I lavori di costruzione dell'infrastruttura iniziarono a partire dal Cinquecento, su progetto di Antonio da Sangallo il Giovane. In quell'epoca gli Orsini decisero di migliorare il servizio di approvvigionamento idrico, sia alla loro residenza che all'intera città.

Civita di Bagnoregio

30 Oct 2021 4 2 108
La cittadina di Civita di Bagnoregio si erge su una piccola collina, dominando dall’alto le valli dei due piccoli torrenti Torbido e Chiaro, la caratteristica che salta subito all’occhio osservando la piccola frazione, e per la quale il paese è così famoso in tutto il mondo, è quella di sorgere nella valle dei calanchi e di trovarsi in posizione isolata rispetto al resto degli altri paesi, la ragione è che la collina argillosa sulla quale nasce Civita di Bagnoregio, subisce da secoli una fortissima erosione dovuta ai fenomeni atmosferici, e si sgretola in maniera lenta ed inesorabile, il paese è oggi quasi totalmente disabitato e vi si può accedere solamente per mezzo di una unica strada, realizzata in cemento. --------------------------------------------------------------- The town of Civita di Bagnoregio stands on a small hill, dominating from above the valleys of the two small streams Torbido and Chiaro, the feature that immediately jumps to the eye when observing the small village, and for which the country is so famous throughout the world, is to rise in the valley of the gullies and to be in an isolated position compared to the rest of the other countries, The reason for this is that the clayey hill on which Civita di Bagnoregio is built has been eroded for centuries by atmospheric phenomena and is slowly and inexorably crumbling. The village is now almost totally uninhabited and can only be reached by a single concrete road. Translated with www.deepl.com/Translator (free version) Peccato che abbiamo dovuto cambiare giorno, perchè il giorno dopo si aspettava pioggia, così siamo arrivati di sera e non abbiamo visto bene. ------ Too bad we had to change day, because the next day they expected rain, so we arrived in the evening and didn't get a good look.

Io di sera a Civita di Bagnoregio

Bagnaia- Fontana a Villa Lante

31 Oct 2021 2 92
La Fontana del Pegaso è collocata al di fuori del muro di cinta che chiude i giardini e la villa, in un piano più in basso e defilato al margine del Barco di caccia. Fu sin dall’inizio immaginata dal cardinal Gambara, come illustra l’affresco con il progetto della villa nella loggia inferiore della palazzina cardinalizia, ma fu il cardinale Montalto a darle aspetto definitivo. Vi è raffigurato al centro Pegaso, il mitologico cavallo che battendo lo zoccolo sul monte Elicona, il monte sacro abitato dalle Muse, fa scaturire la sorgente di Ippocrene la cui acqua è fonte dell’ispirazione poetica. Sin dal progetto iniziale sull’alta balaustra si dovevano collocare le statue delle Nove Muse, affiancate agli angoli estremi da quelle di Apollo e di Orfeo, poi semplificate in busti dalle semplici fattezze scolpite. Nel bacino d’acqua quattro gruppi scultorei, raffiguranti putti dalle peculiari ali traforate, suonano strumenti a fiato che buttano acqua verso il Pegaso al centro della fontana. Dalla lettura dei documenti di archivio, alcuni studiosi hanno ipotizzato che i putti siano la rielaborazione di sculture precedenti: i draghi marini che il cardinal Gambara collocò nelle vasche della Fontana del Quadrato in onore della visita di papa Gregorio XIII nel 1578 il cui emblema era proprio il drago. --------------------------------- The Fountain of the Pegasus is located outside the wall enclosing the gardens and the villa, on a lower and more secluded level at the edge of the hunting lodge. It was imagined from the beginning by Cardinal Gambara, as illustrated by the fresco with the plan of the villa in the lower loggia of the cardinal's palace, but it was Cardinal Montalto who gave it its final appearance. The centre of the fresco depicts Pegasus, the mythological horse that beats its hoof on Mount Helicon, the sacred mountain inhabited by the Muses, causing the spring of Hippocrene to gush forth, whose water is the source of poetic inspiration. From the initial project, the statues of the Nine Muses were to be placed on the high balustrade, flanked at the extreme corners by those of Apollo and Orpheus, later simplified into busts with simple sculpted features. In the water basin, four groups of sculptures, representing putti with peculiar pierced wings, play wind instruments that throw water towards the Pegasus in the centre of the fountain. From archive documents, some scholars have suggested that the putti are a re-elaboration of earlier sculptures: the sea dragons that Cardinal Gambara placed in the pools of the Fontana del Quadrato in honour of Pope Gregory XIII's visit in 1578, whose emblem was the dragon. Translated with <a href="http://www.deepl.com/Translator".

Fontana del Pegaso a Villa Lante a Bagnaia

31 Oct 2021 2 92
La Fontana del Pegaso è collocata al di fuori del muro di cinta che chiude i giardini e la villa, in un piano più in basso e defilato al margine del Barco di caccia. Fu sin dall’inizio immaginata dal cardinal Gambara, come illustra l’affresco con il progetto della villa nella loggia inferiore della palazzina cardinalizia, ma fu il cardinale Montalto a darle aspetto definitivo. Vi è raffigurato al centro Pegaso, il mitologico cavallo che battendo lo zoccolo sul monte Elicona, il monte sacro abitato dalle Muse, fa scaturire la sorgente di Ippocrene la cui acqua è fonte dell’ispirazione poetica. Sin dal progetto iniziale sull’alta balaustra si dovevano collocare le statue delle Nove Muse, affiancate agli angoli estremi da quelle di Apollo e di Orfeo, poi semplificate in busti dalle semplici fattezze scolpite. Nel bacino d’acqua quattro gruppi scultorei, raffiguranti putti dalle peculiari ali traforate, suonano strumenti a fiato che buttano acqua verso il Pegaso al centro della fontana. Dalla lettura dei documenti di archivio, alcuni studiosi hanno ipotizzato che i putti siano la rielaborazione di sculture precedenti: i draghi marini che il cardinal Gambara collocò nelle vasche della Fontana del Quadrato in onore della visita di papa Gregorio XIII nel 1578 il cui emblema era proprio il drago.

Villa Lante-Fontana dei Mori

31 Oct 2021 5 114
La fontana dei Mori, conosciuta anche come Fontana del Quadrato, svetta imponente al centro del parterre ed è stata pensata per essere il fulcro simbolico del percorso. Le quattro figure di atleti (detti Mori per il colore scuro assunto dal peperino nel corso del tempo) che sostengono le pere e i monti sovrastati dalla stella, simboli del casato dei Peretti Montalto, furono introdotti in occasione della visita di Papa Clemente VIII nel 1597 dall’allora proprietario Cardinale Alessandro Peretti Montalto L’aggiunta dei quattro Mori e dei simboli del casato Peretti è andata a mutare il significato della struttura, originariamente legato alla prima Chiesa cristiana, e da quel momento votata esclusivamente alla celebrazione del casato dei Peretti. Per conoscere il primitivo aspetto della fontana possiamo far riferimento alle annotazioni del taccuino di viaggio di Michel de Montaigne che visita Bagnaia nel 1581 in occasione del suo viaggio in Italia: «Tra mille altre membra di questo eccellente corpo si vede una piramide alta, la quale butta acqua in assaissimi modi diversi; questa monta, questa cala. A torno a questa piramide sono quattro laghetti belli, chiari, netti, gonfi d’acqua. Nel mezzo di ciascuno una navicella di pietra con due archibugieri, i quali tirano acqua, e la balestrano contra la piramide: ed un trombetto in ciascuna, che tira ancora lui acqua» (Michel de Montaigne, Viaggio in Italia, 1581). Gli archibugieri, inizialmente volti a guardare e a lanciare acqua verso la piramide, simboleggiavano sia gli attacchi della dottrina protestante alla Chiesa di Roma sia quelli dei turchi infedeli sconfitti nella battaglia di Lepanto dalla flotta della Serenissima nella quale militavano alcuni membri della famiglia Gambara. Lo sguardo viene inevitabilmente rapito dalle piccole siepi di bosso simmetricamente disposte a dar vita all’intricato disegno del labirinto. Lo splendido giardino all’italiana che si dischiude davanti agli occhi del visitatore vuole essere in questo caso una riproposizione, in dimensioni più ampie e percorribili, del simbolo della graticola di san Lorenzo riproposto anche nella fascia decorativa presente nel sottotetto della palazzina Gambara. L’intrecciarsi delle siepi del giardino, che rimandano alla graticola quale strumento del martirio di san Lorenzo, e la struttura circolare della fontana, ispirata all’architettura della chiesa di santo Stefano Rotondo in Roma, vengono utilizzati, nel percorso fisico e spirituale immaginato dal Gambara, come simboli di estrema testimonianza di Fede e come chiave di accesso ad una vita di Grazia. Anche l’acqua che zampilla da questa complessa architettura è utilizzata come metafora di un percorso di purificazione che al termine del viaggio condurrà il visitatore alla Gerusalemme Celeste e alla salvazione. ----------------------------------------------------------------------------------------------- The Fountain of the Moors, also known as the Fountain of the Square, stands imposingly in the centre of the parterre and was designed to be the symbolic centrepiece of the route. The four figures of athletes (called Moors because of the dark colour of the peperino stone over time) supporting the pears and the mountains topped by the star, symbols of the Peretti Montalto family, were introduced during the visit of Pope Clement VIII in 1597 by the then owner Cardinal Alessandro Peretti Montalto. The addition of the four Moors and the symbols of the Peretti family changed the meaning of the structure, which was originally linked to the early Christian Church, and from then on was dedicated exclusively to the celebration of the Peretti family. To find out about the original appearance of the fountain, we can refer to the notes in the travel notebook of Michel de Montaigne, who visited Bagnaia in 1581 during his trip to Italy: "Among a thousand other members of this excellent body one can see a tall pyramid, which pours water in very different ways; this one rises, this one falls. Around this pyramid are four small lakes, beautiful, clear, clean, full of water. In the middle of each one is a small stone ship with two arquebusiers, who pull water, and balance it against the pyramid: and a trumpet in each one, which also pulls water" (Michel de Montaigne, Viaggio in Italia, 1581). The arquebusiers, who initially looked at and threw water towards the pyramid, symbolised both the attacks of the Protestant doctrine on the Church of Rome and the attacks of the infidel Turks defeated at the Battle of Lepanto by the fleet of the Serenissima in which members of the Gambara family were serving. Your gaze is inevitably caught by the small boxwood hedges symmetrically arranged to create the intricate design of the labyrinth. The splendid Italian garden that unfolds before the visitor's eyes is intended in this case to be a re-proposition, in larger and more practicable dimensions, of the symbol of the gridiron of St. Lawrence, also used in the decorative band in the attic of the Gambara mansion. The interweaving of the hedges in the garden, which refer to the gridiron as an instrument of St Lawrence's martyrdom, and the circular structure of the fountain, inspired by the architecture of the church of Santo Stefano Rotondo in Rome, are used, in the physical and spiritual journey imagined by Gambara, as symbols of extreme testimony of Faith and as the key to a life of Grace. Even the water gushing from this complex architecture is used as a metaphor for a path of purification which, at the end of the journey, will lead the visitor to the Heavenly Jerusalem and to salvation.

Villa Lante -Bagnaia

Bagnaia-Villa Lante

31 Oct 2021 5 117
Tra le ville, i complessi monumentali, le dimore storiche e i castelli presenti sul territorio viterbese, villa Lante interpreta meglio di tutti il più attuale concetto di rapporto tra architettura e paesaggio ambiente, tra costruito e natura. Ideata come residenza estiva dei vescovi di Viterbo e realizzata tra il XVI e XVII secolo per volere del cardinale Raffaele Riario, nipote di papa Sisto IV della Rovere, la villa si trova a sud del borgo medioevale di Bagnaia, alle pendici dei monti Cimini ed è ad esso collegata attraverso tre assi viari convergenti verso la piazza principale. Il parco attualmente è annesso solo in piccola parte alla villa e originariamente era destinato ad attività venatoria e al riposo. Nel 1566 il cardinale Gian Francesco De Gambara, affascinato dal luogo, commissionò al celebre architetto Jacopo Barozzi, detto il Vignola, un progetto che desse concretezza e originalità alla sua idea. Tra il parco di Villa Lante e il giardino formale esiste un rapporto tematico, costituito da numerose fontane presenti nel parco con elementi scolpiti in peperino e sedili distribuiti lungo i 18 ettari per gratificare la sosta durante le passeggiate. Il giardino formale è delimitato dal muro di cinta che costeggia la strada romana e, verso il parco, da muri di terrazzamento. Inizia alla sommità della Grotta del Diluvio, sullo stesso terrazzamento, circondata da alte siepi di bosso e sedili in peperino, si trova la fontana dei Delfini. Il parterre è dominato al centro da una grande fontana quadrata, contornata da aiuole di bosso che, oltre a disegnare fantasiose forme geometriche, è modellato a mò di vasca. La fontana detta dei Mori è ripartita in quattro vasche che presentano al centro una barchetta occupata da un guerriero.

Catena d'acqua

31 Oct 2021 10 2 135
La quarta terrazza, contiene la catena d'acqua un gioco d'acqua che il Vignola aggiunse a molti giardini del XVI secolo. Visibile anche a Villa Farnese e Villa d'Este, questo ruscelletto di cavità scende in cascata al centro dei gradini per concludersi in fondo alla terrazza. ------------------------------------- The fourth terrace contains the water chain, a water feature that Vignola added to many 16th-century gardens. Also visible at Villa Farnese and Villa d'Este, this hollow stream cascades down the centre of the steps to end at the bottom of the terrace.

Viterbo- Cattedrale di San Lorenzo

31 Oct 2021 4 104
La Cattedrale di San Lorenzo è la chiesa principale della città. E' stata costruita sopra quello che un tempo era il tempio dedicato ad Ercole in puro stile romanico. Da non perdere, oltre al campanile gotico-senese del XIV secolo, è la pavimentazione di rara bellezza ed il quadro della Benedizione del Cristo di Girolamo da Cremona, oltre al sarcofago di Papa Giovanni XXI. --------------------------------------------------- The Cathedral of San Lorenzo is the city's main church. It was built over what was once the temple dedicated to Hercules in pure Romanesque style. Not to be missed, in addition to the 14th century Sienese-Gothic bell tower, is the floor of rare beauty and the painting of the Blessing of Christ by Girolamo da Cremona, as well as the sarcophagus of Pope John XXI.

Risveglio di Seward Johnson

31 Oct 2021 5 10 131
A due passi dal centro storico di Viterbo, il Risveglio ha un impatto incredibile su chi la vede per la prima volta. Qusta gigantesca scultura è formata da diversi pezzi sistemati in modo tale da formare una sola figura di titano che emerge dal terreno. L'artista che l'ha realizzata, Seward Johnson, l'ha pensata come il simbolo del risveglio dell'uomo e della coscienza. -------------------------------------------------------------------- A stone's throw from the historic centre of Viterbo, the Awakening has an incredible impact on those who see it for the first time. This gigantic sculpture is made up of several pieces arranged in such a way as to form a single figure of a titan emerging from the ground. The artist who created it, Seward Johnson, thought of it as a symbol of the awakening of man and consciousness.

Palazzo dei Papi

31 Oct 2021 7 4 136
Palazzo dei Papi è uno degli edifici storici più importanti di Viterbo. Risalente al XIII secolo, si trova nel centro storico della città ed è stata la residenza papale dopo quella di Roma. La sua parte più famosa è senza dubbio la "loggia", chiamata "delle Benedizioni", dalla quale si presentava ufficialmente il papa dopo il Conclave. ------------------------------------------------------------- Palazzo dei Papi is one of the most important historical buildings in Viterbo. Dating back to the 13th century, it is located in the historic centre of the city and was the papal residence after Rome. Its most famous part is undoubtedly the 'loggia', called 'delle Benedizioni' (of the Blessings), from which the pope was officially presented after the Conclave.

Necropoli di Monterozzi

31 Oct 2021 3 4 117
La Necropoli Etrusca VII a.C. La Necropoli è situata su un pianoro, denominato Monterozzi per la presenza di tumuli in forma di piccoli monticelli di terra, che si sviluppa parallelamente alla costa tirrenica per una lunghezza di sei chilometri e una larghezza di circa tre chilometri. Attualmente sono visitabili 22 tombe: la tomba dei Giocolieri, la tomba del Guerriero, la tomba di Cristofani, la tomba del Padiglione della Caccia, la tomba del Fiore di Loto, la tomba delle Leonesse, la tomba del Pallottino, la tomba della Pulcella, la tomba della Caccia e Pesca, la tomba dei Caronti, la tomba dei due tetti, la tomba del Gorgoneion, la tomba Cardarelli, la tomba Moretti, la tomba della Fustigazione, la tomba Fiorellini, la tomba dei Demoni Azzurri, la tomba Bettini, la tomba Caccia al Cervo, la tomba Bartoccini, la tomba dei Leopardi e la tomba delle Baccanti. Soltanto Tarquinia ci offre dunque una pinacoteca sotterranea databile dall’età Orientalizzante (fine sec. VII a.C.) sino alla fine dell’età repubblicana romana (metà I secolo a.C.), che rivela come in questa città esistesse una fiorente ed ininterrotta tradizione pittorica. Questo enorme patrimonio non solo artistico ma anche storico rappresenta uno spaccato sulla vita quotidiana degli Etruschi ed è stato inserito dal 2004 dall’Unesco nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità. ----------------------------------------------------------------- The Etruscan Necropolis VII BC The Necropolis is situated on a plateau, called Monterozzi because of the presence of tumuli in the form of small earth mounds, which runs parallel to the Tyrrhenian coast for a length of six kilometres and a width of about three kilometres. At present, 22 tombs can be visited: the Tomb of the Jugglers, the Tomb of the Warrior, the Tomb of Cristofani, the Tomb of the Hunting Pavilion, the Tomb of the Lotus Flower, the Tomb of the Lionesses, the Tomb of the Pallotine, the Tomb of the Chick, the Tomb of Hunting and Fishing, the Tomb of the Caronti, the Tomb of the Two Roofs, the Tomb of the Gorgoneion, the Tomb of Cardarelli, the Tomb of Moretti, the Tomb of the Flogging, the Tomb of Fiorellini, the Tomb of the Blue Demons, the Tomb of Bettini, the Tomb of the Stag Hunt, the Tomb of Bartoccini, the Tomb of the Leopards and the Tomb of the Bacchae. Tarquinia alone therefore offers us an underground art gallery dating from the Orientalizing Age (late 7th century BC) to the end of the Roman Republican Age (mid-1st century BC), which reveals how this city had a flourishing and uninterrupted painting tradition. This enormous heritage, not only artistic but also historical, represents a glimpse into the daily life of the Etruscans and was included in the UNESCO World Heritage List in 2004. Translated with www.deepl.com/Translator (free version)

Tomba nella necropoli di Monterozzi

31 Oct 2021 5 2 115
La Necropoli Etrusca VII a.C. La Necropoli è situata su un pianoro, denominato Monterozzi per la presenza di tumuli in forma di piccoli monticelli di terra, che si sviluppa parallelamente alla costa tirrenica per una lunghezza di sei chilometri e una larghezza di circa tre chilometri. Attualmente sono visitabili 22 tombe: la tomba dei Giocolieri, la tomba del Guerriero, la tomba di Cristofani, la tomba del Padiglione della Caccia, la tomba del Fiore di Loto, la tomba delle Leonesse, la tomba del Pallottino, la tomba della Pulcella, la tomba della Caccia e Pesca, la tomba dei Caronti, la tomba dei due tetti, la tomba del Gorgoneion, la tomba Cardarelli, la tomba Moretti, la tomba della Fustigazione, la tomba Fiorellini, la tomba dei Demoni Azzurri, la tomba Bettini, la tomba Caccia al Cervo, la tomba Bartoccini, la tomba dei Leopardi e la tomba delle Baccanti. Soltanto Tarquinia ci offre dunque una pinacoteca sotterranea databile dall’età Orientalizzante (fine sec. VII a.C.) sino alla fine dell’età repubblicana romana (metà I secolo a.C.), che rivela come in questa città esistesse una fiorente ed ininterrotta tradizione pittorica. Questo enorme patrimonio non solo artistico ma anche storico rappresenta uno spaccato sulla vita quotidiana degli Etruschi ed è stato inserito dal 2004 dall’Unesco nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità. ----------------------------------------------------------------- The Etruscan Necropolis VII BC The Necropolis is situated on a plateau, called Monterozzi because of the presence of tumuli in the form of small earth mounds, which runs parallel to the Tyrrhenian coast for a length of six kilometres and a width of about three kilometres. At present, 22 tombs can be visited: the Tomb of the Jugglers, the Tomb of the Warrior, the Tomb of Cristofani, the Tomb of the Hunting Pavilion, the Tomb of the Lotus Flower, the Tomb of the Lionesses, the Tomb of the Pallotine, the Tomb of the Chick, the Tomb of Hunting and Fishing, the Tomb of the Caronti, the Tomb of the Two Roofs, the Tomb of the Gorgoneion, the Tomb of Cardarelli, the Tomb of Moretti, the Tomb of the Flogging, the Tomb of Fiorellini, the Tomb of the Blue Demons, the Tomb of Bettini, the Tomb of the Stag Hunt, the Tomb of Bartoccini, the Tomb of the Leopards and the Tomb of the Bacchae. Tarquinia alone therefore offers us an underground art gallery dating from the Orientalizing Age (late 7th century BC) to the end of the Roman Republican Age (mid-1st century BC), which reveals how this city had a flourishing and uninterrupted painting tradition. This enormous heritage, not only artistic but also historical, represents a glimpse into the daily life of the Etruscans and was included in the UNESCO World Heritage List in 2004. Translated with www.deepl.com/Translator (free version)

Tomba dei leopardi

31 Oct 2021 5 111
La Necropoli Etrusca VII a.C. La Necropoli è situata su un pianoro, denominato Monterozzi per la presenza di tumuli in forma di piccoli monticelli di terra, che si sviluppa parallelamente alla costa tirrenica per una lunghezza di sei chilometri e una larghezza di circa tre chilometri. Attualmente sono visitabili 22 tombe: la tomba dei Giocolieri, la tomba del Guerriero, la tomba di Cristofani, la tomba del Padiglione della Caccia, la tomba del Fiore di Loto, la tomba delle Leonesse, la tomba del Pallottino, la tomba della Pulcella, la tomba della Caccia e Pesca, la tomba dei Caronti, la tomba dei due tetti, la tomba del Gorgoneion, la tomba Cardarelli, la tomba Moretti, la tomba della Fustigazione, la tomba Fiorellini, la tomba dei Demoni Azzurri, la tomba Bettini, la tomba Caccia al Cervo, la tomba Bartoccini, la tomba dei Leopardi e la tomba delle Baccanti. Soltanto Tarquinia ci offre dunque una pinacoteca sotterranea databile dall’età Orientalizzante (fine sec. VII a.C.) sino alla fine dell’età repubblicana romana (metà I secolo a.C.), che rivela come in questa città esistesse una fiorente ed ininterrotta tradizione pittorica. Questo enorme patrimonio non solo artistico ma anche storico rappresenta uno spaccato sulla vita quotidiana degli Etruschi ed è stato inserito dal 2004 dall’Unesco nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità. ----------------------------------------------------------------- The Etruscan Necropolis VII BC The Necropolis is situated on a plateau, called Monterozzi because of the presence of tumuli in the form of small earth mounds, which runs parallel to the Tyrrhenian coast for a length of six kilometres and a width of about three kilometres. At present, 22 tombs can be visited: the Tomb of the Jugglers, the Tomb of the Warrior, the Tomb of Cristofani, the Tomb of the Hunting Pavilion, the Tomb of the Lotus Flower, the Tomb of the Lionesses, the Tomb of the Pallotine, the Tomb of the Chick, the Tomb of Hunting and Fishing, the Tomb of the Caronti, the Tomb of the Two Roofs, the Tomb of the Gorgoneion, the Tomb of Cardarelli, the Tomb of Moretti, the Tomb of the Flogging, the Tomb of Fiorellini, the Tomb of the Blue Demons, the Tomb of Bettini, the Tomb of the Stag Hunt, the Tomb of Bartoccini, the Tomb of the Leopards and the Tomb of the Bacchae. Tarquinia alone therefore offers us an underground art gallery dating from the Orientalizing Age (late 7th century BC) to the end of the Roman Republican Age (mid-1st century BC), which reveals how this city had a flourishing and uninterrupted painting tradition. This enormous heritage, not only artistic but also historical, represents a glimpse into the daily life of the Etruscans and was included in the UNESCO World Heritage List in 2004. Translated with www.deepl.com/Translator (free version)

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