Date a Travaglio quel che è di Travaglio e ad Odifreddi quel che è di Odifreddi
di Pigi Mazzoli
pigi.mazzoli@libero.it
(pubblicato in "Pride", giugno 2007)

Vi siete divertiti leggendo i libri di Marco Travaglio sui nostrani imperi economici in odore di mafia? Allora vi divertirete anche leggendo l'ultima opera di Piergiorgio Odifreddi.


Il mese scorso vi ho raccontato del FSM, il Mostro Volante di Spaghetti, una nuova religione parodistica creata per contestare le chiese americane che pretendono di sostituire l'insegnamento della teoria dell'evoluzione con il creazionismo biblico. Questa massa di appiccicosi spaghetti con due occhi e due polpette mi ha tanto risollevato il morale e lo spirito da continuare a cercare informazioni sull'argomento. Ho incontrato così una Teiera Celeste, ed un Invisibile Unicorno Rosa, e il suo opposto, la terribile Ostrica Viola, che con le dita dei piedi domina tutte le vongole dei mari.
Poi ho visto in televisione, nel programma di Corrado Augias Cominciamo bene - Le Storie, il matematico Piergiorgio Odifreddi che presentava il suo ultimo libro, un'incredibile raccolta di strafalcioni, dalle Sacre Scritture all'attuale papa creazionista. Ho comprato immediatamente il libro e vorrei lo leggeste anche voi. Parla di storia ma non è noioso come sanno esserlo a volte i libri di scuola. Come ateo mi ha fatto sentire meno solo al mondo. Una recensione un po' anomala, poco letteraria e da cui traspare un certo mio rancore nei confronti delle religioni, come quella cattolica, che hanno poco rispetto delle persone disubbidienti ai loro dogmi.

Piergiorgio Odifreddi. Perché non possiamo essere cristiani (e meno che mai cattolici). Ed. Longanesi. Pagg. 266. Febbraio 2007. € 14,60

Potrei, forse dovrei, citare Bertrand Russell, per parlare di questo libro. Perché il matematico e filosofo, Premio Nobel per la letteratura del 1950, pubblicò esattamente 50 anni fa il libro Perché non sono cristiano.
Piergiorgio Odifreddi, matematico e filosofo, anche in questo suo quindicesimo libro, che cita nel titolo l'opera di Russell (ma allude anche alla risposta crociana Perché non possiamo non dirci cristiani del 1959), divulga scienza e libero pensiero, fornendoci con un po' di citazioni, più di ottocento, gli argomenti per capire le contraddizioni delle religioni, e di quella cattolica in particolare, confutando puntualmente e mostrando il paradosso insito nella fede, in ogni fede.
Detta così potreste avere l'idea che si tratti di un'opera difficilissima e pallosissima. No. Un libro divertente, arguto, veloce, intrigante come un giallo.
Che sia colpa di questo libro se il Papa ha appena dovuto dire che il limbo non esiste perché sarebbe palesemente ingiusto? E ora chi lo dice a Dante? Odifreddi spiega bene non solo le incongruenze nella Bibbia e nei Vangeli, ma anche come le stesse giustificazioni e aggiustamenti attuali della dottrina vaticana siano solo dei tentativi di mettere delle pezze a teorie che non reggono alla verifica del pensiero moderno, se non mettendo un dogma qua e un dogma là nel corso dei secoli. Mi sono divertito parecchio, con le gustose citazioni contrastanti, con i passi imbarazzanti e ora sottaciuti dalla chiesa, con i dogmi più fantasiosi.
Non dovrebbe essere una lettura divertente, ma orrifica. Perché ci spiega come sono potute accadere le violenze dell'Inquisizione, la repressione del libero pensiero (ma anche del pensiero solo diverso), la condanna dell'omosessualità. Perché la Chiesa non è un gruppetto di folcloristici uomini in gonnelle multicolori che tengono in astinenza sessuale delle donne velate, ma una potentissima organizzazione mondiale, tanto potente da riuscire a far crollare un impero (da quello romano a quello sovietico) e con la facoltà di indottrinare i bambini con le sue credenze (anche nelle scuole dello Stato, grazie al Concordato).
Che nel Duomo di Milano ci sia un Don Vattelappesca messo segretamente lì per confessare gli omosessuali assolvendoli, non mi tranquillizza affatto. Perché il Vaticano arriva a dare del terrorista a chi osa criticarlo, ma non ci pensa due volte a dire le peggiori cose sull'omosessualità e gli omosessuali.
Ma lo sapevate che la Chiesa ad un certo punto, 1220 anni fa, eliminò il secondo comandamento, quello che vietava di creare immagini sacre? Ma dato che i conti non tornavano e i comandamenti sarebbero diventati 9, allora ne ha preso uno e l'ha diviso in due. Riuscite ad indovinate quale? La soluzione sul libro...

Basta, basta! Questa non è una recensione, è diventata quasi un'invettiva contro la Chiesa. Continuo con argomenti più lievi.
Ho parlato di una teiera celeste. Fu il già citato Bertrand Russell ad inventare questa teiera in orbita ellittica intorno al Sole, tra la Terra e Marte. Un oggetto così piccolo da non poter essere visto neppure col più potente telescopio. Con questa invenzione il filosofo voleva mostrare che normalmente è considerato strambo credere in una teiera, ma che se l'idea della sue esistenza fosse instillata nelle menti delle persone, fin da bambini, apparirebbe eccentrico non crederci. D'altronde Bertrand Russell aveva avuto un trisavolo che, osservando lo spessore della lava dell'Etna, giunse alla conclusione che fosse ben più antica del 4004 a.C. come invece la Bibbia afferma. E per questa sua blasfema affermazione fu bandito dalla società civile. Che la sua antipatia per la religione partisse da lontano?

Poi ho visto (ma forse non ho visto) l'Invisibile Unicorno Rosa, una divinità una e multipla, rivelata verso il 1990 sulla rete. Di lui si sa che è potente, tanto da poter essere rosa e invisibile allo stesso tempo. Che è uno e tanti, e qui il nostro "uno e trino" ci ha abituati da tempo a non sobbalzare davanti a simili affermazioni. Come ogni religione che si rispetti anche questa si basa sulla logica e sulla fede: "Per fede noi crediamo che siano rosa, per logica sappiamo che sono invisibili, perché non possiamo vederli". La "favorita" dell'Invisibile Unicorno Rosa era l'Ostrica Viola, poi scacciata dai suoi pascoli, per aver tentato di convincere i seguaci che l'Unicorno preferisce la pizza con funghi e peperoni all'ananas e prosciutto. Per cui ora è sprofondata negli abissi, ed è diventata la terribile Ostrica Viola del Giudizio, e la dannazione eterna consiste nel vivere in sua presenza, dando la cera alla sua conchiglia e massaggiandogli i piedi fangosi.
La pur recente storia annovera anche un tentativo di scisma, quando qualcuno volle far credere che il vero dio fosse invece un Timido Pegaso Marrone, senza successo.
Ogni tanto l'Invisibile Unicorno Rosa appare a qualcuno, nei luoghi più disparati.
"Siano benedetti i suoi sacri zoccoli" e "Possano i suoi zoccoli non essere mai ferrati" seguono di solito il nome del dio, come è nell'usanza musulmana, tanto per non lasciare nulla d'intentato.
La mia nipotina di due anni crede nell'esistenza di "My Little Pony", rosa con la criniera bionda. Che stia macchinando un terribile scisma?

Anche questa volta ho parlato poco di "vita gay". Ma credo sia importante ricordare che solo in una società laica è possibile averla, la nostra "vita gay". Che nelle culture improntate su valori religiosi, di solito, dall'Iran al Wyoming, noi siamo solo dei peccatori da forca o da linciaggio.
E che in Italia pensano che non siamo degni di avere i Pacs, e forse nemmeno i Dico.

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Se volete leggere cose interessanti, ne avete il tempo e avete una connessione ad internet, vi consiglio il sito della UAAR, acronimo di "Unione degli atei e degli agnostici razionalisti". Ad esempio leggendo una ulteriore versione della teiera di Russell, che questa volta è Un drago nel mio garage nello scritto di Carl Sagan (http://www.uaar.it/ateismo/contributi/01.html).
Del comitato di Presidenza della UAAR fanno parte, oltre a Piergiorgio Odifreddi, anche Margherita Hack, Dànilo Mainardi e, ho parlato di lei già una volta, Laura Balbo. Quella sociologa che, diventata ministra nel governo D'Alema, dichiarò che le unioni omosessuali erano lecite, e venne silurata per sempre...