Il preservativo invertito.
di Pigi Mazzoli
pigi.mazzoli@libero.it
(pubblicato in "Pride", aprile 2007)
é iniziato il bel tempo, arrivano i primi ponti di stagione adatti per una breve vacanza al caldo. Arriva il periodo dove, statisticamente, si pratica più sesso con nuovi incontri. Io credevo che con la creazione di tante saune e dark room, non sarebbe più esistito un periodo di maggior sesso durante l'arco dell'anno. Ma forse saune e dark, dopo un po' che si frequentano, non offrono più novità. Intendo dire che, statisticamente, o si rifà sesso più di una volta con le stesse persone o si può dire che "non c'è nessuno di interessante che non mi sia già fatto". La frase è virgolettata perché l'ho sentita mille volte girando con amici per locali. In fondo ci si va soprattutto per questo nei locali gay, per conoscere gente, magari con la scusa che la musica è bella o perché è più comodo per incontrare gli amici.
Ma viene il momento che si è già fatto sesso con tutti quelli con cui avremmo voluto, ma che a loro volta desiderassero farlo con noi. Si inizia a frequentare più di un locale, per aumentare l'assortimento. Poi a differenziare tra orari, parco al mattino, sauna al pomeriggio, bar alla sera, discoteca la notte. Quando nuovamente l'assortimento viene a mancare ci si allarga geograficamente. Si frequentano incontri organizzati itineranti, quattro sabati del mese in quattro città diverse a rotazione. Oppure macchinate di amici in questa o quella discoteca con sauna annessa, con la guida del tamtam che suggerisce il posto giusto del momento. Quando ancora una volta si conosce chiunque e ovunque, se si può, si cambia città, per raccontare poi che "lì sì che c'è gente bella", mentre gli altri commenteranno malignamente "qui li aveva passati tutti". Comunque sia, ovunque andiate, con la primavera aumentano le malattie a trasmissione sessuale, è il caso di ricordarlo e non farsi prendere da amnesia momentanea da gioia improvvisa. Si devono avere sempre con sé preservativi e lubrificante ed usare il tutto con continuità. Non ci si butta dall'aereo senza paracadute, non si fa sesso senza preservativo (posso andare avanti? Non è usando il preservativo una sola volta che non si prende l'AIDS, ma è la sola volta che non lo si è usato ad averci fregato).
Per restare in argomento, il mese scorso ho promesso di parlare nuovamente dei preservativi femminili. Lo so, la parola "femminile" inserita nel contesto "sesso" potrebbe rendere tutto il discorso leggermente fastidioso, poco eccitante. Potremmo chiamarlo "preservativo passivo" oppure "la preservativa" ma anche "preservativo invertito", non senza un pizzico di autoironia. Qualsiasi altro nome per un uso gay sarebbe meglio. Comunque a volte questo aggeggio è la soluzione magica, per questo ne voglio parlare.
Il 5% della popolazione maschile ha il pene con una circonferenza minore di 9 centimetri, cioè più sottile dell'interno di qualsiasi normale preservativo in commercio, anche dei più piccoli (solitamente hanno una circonferenza di 9,8 centimetri, ma si trovano dai piccoli da 9 centimetri ad un massimo di 11,6 per quelli di taglia grande) . Per questo quel 5% corre il rischio che il preservativo si sfili durante il rapporto, o che comunque si sposti e si rompa. Oppure si può avere il pene a forma, quasi, di cornetto Algida, attaccato dalla parte larga, che rende la presa del preservativo sdrucciolevole come una saponetta bagnata. In tutti questi casi potrebbe essere il caso di provare questi, che si infilano nel buco, qualsiasi buco, prima del rapporto. Sono come dei grossi preservativi, molto larghi, terminano con un anello più rigido da lasciare all'esterno che tiene comodamente in posizione l'apertura quando sono stati infilati, hanno poi all'interno un secondo anello libero (serve per bloccare il fondo del preservativo al fondo della vagina, ma il culo è diverso) che si può togliere ma che è invece utile per riuscire ad infilare questo preservativo all'interno. è fatto di poliuretano o plastiche simili, per cui è sottilissimo, più dei normali preservativi, ma molto più resistente alle rotture. Resiste ai grassi e all'olio, questo permette tanta creatività in più. è certamente più laborioso fare entrare questo coso nel culo piuttosto che infilare un preservativo sul pene, ma se siete fra quelli fantasiosi nel sesso, questa è un'opportunità in più di piacere. Non penso sia comodo usarlo tra le dune di Playa des ingles (a meno che uno non se lo infili al mattino prima di uscire dalla camera), ma se siete fra quelli che ad una sveltina preferisce una notte d'amore, allora potrebbe veramente fare al caso vostro. Altra opportunità è proporlo a chi si rifiuta di usare il preservativo perché gli fa perdere l'erezione.
In queste descrizioni cerco di considerare quanto possa essere comodo o meno utilizzare un preservativo anziché un altro perché provo ad immaginare i problemi in situazioni limite, col buio delle dark, con la sabbia delle dune, in piedi nel bosco, quando invece, forse, la maggior parte del sesso è consumato nel letto di casa, con tutte le comodità a portata di mano.
Ho quest'idea, forse errata, che i più amino la novità e l'ebbrezza della conquista. Sarà che a volte mi sono sentito rifiutare "perché l'abbiamo già fatto un'altra volta". Queste risposte mi hanno sempre lasciato perplesso, non sapendo come interpretarle: se dettate da un bisogno di novità o se motivate da un risultato deludente. Di solito queste persone sono numericamente bilanciate da altre che ci chiedono di farlo una seconda volta, o una terza, o di ancora di più, e questo ci rassicura del fatto che non sia colpa di una nostra non piacevolezza a letto, ma, appunto, dal bisogno altrui di essere messi nel loro catalogo, oppure da una incompatibilità di desideri sessuali che l'altro, gentilmente, ha minimizzato, o nascosto, la prima e unica volta.
Se a qualcuno sempre accade che nessuno voglia fare il bis con lui, allora dovrebbe iniziare a porsi delle domande. Io non vorrei iniziare a fare la Donna Letizia delle scopate fra uomini, ma qui mi scappa di dare consigli. Parto con un esempio: se invitate a cena amici e nessuno loda la vostra cucina e, ancor peggio, nessuno accetta un secondo invito, dovreste domandarvi se cucinate davvero bene. Potete chiedere ad un amico sincero, ma certamente sincero, di assaggiare i vostri piatti ed emettere un giudizio, e forse lo farà, pur sapendo di farvi soffrire ma di rendervi un servizio, utile a voi ma soprattutto ai vostri ospiti. Ma se si tratta di sesso non potete chiedere all'amico più caro di trombare un po' con voi per prova e dire se gli è piaciuto. Se il vostro desiderio è un rapporto stabile, o anche solo cercate una storia di sesso un po' duratura con una persona perché desiderate una situazione di confidenza, e nessuno dopo la prima volta a letto con voi vi chiama più, allora dovete indagare. Per capire dove state sbagliando non usate come confronto i filmati pornografici, che sono frutto d'artificio, e sono di nulla utilità in questo caso, ma parlate del vostro modo di fare l'amore con gli amici, e fatevi raccontare il loro, analizzate, confrontate. Cercate di capire se qualcosa che fate non va bene perché è egoista, noioso, o poco eccitante. Così come l'ospite educato lasciando la tavola non dirà mai che la pasta era scotta, il sugo salato e il vino acido, non potete pretendere che l'amante lasciando il letto vi dica che cosa non gli è piaciuto nel vostro modo di fare. E deve essere qualcosa di talmente grave da sembrare irrimediabile, altrimenti l'altro penserebbe che una seconda volta, con la maggiore confidenza, potrebbe diventare più piacevole.
Io mi sono ritrovato in una situazione simile, di restare deluso. Sono solitamente abbastanza sincero, preferisco rischiare l'antipatia piuttosto che la falsità, ma anch'io, in quella situazione, non sono riuscito a spiegare che cosa non andava, anche se forse gli sarebbe servito. Ci sono persone talmente insicure che durante il rapporto continuano a chiederti se ti piace quello che stanno facendo, e lo fanno con un certo tono come se temessero sempre una risposta negativa. A volte alla fine dicono "sono sicuro che non sono riuscito a soddisfarti, lo so, non mi chiamerai, io non sono bravo a letto". Magari è una sottilissima tecnica di coercizione subliminale, sempre coronata da successo, perchè per tenerezza sei subito pronto a rispondere che è stato bellissimo e che, certo, sei desideroso di farlo una seconda volta. Ma ci sono altri che a letto sembrano proprio egoisti, forse non lo sono, sono solo disattenti, e portano avanti le loro necessità senza curarsi di quello che vorrebbe fare l'altro. Anche suggerendo dei diversivi rispondono che quella cosa non la fanno, quell'altra neppure, non si curano delle altrui esigenze, non aspettano che l'altro arrivi all'eccitazione e iniziano e poi finiscono prima del momento giusto per l'altro, oppure al contrario prolungandosi noiosamente, oppure limitandosi ad una o due cose interessanti e piacevoli solo per sé stesso.
Magari siete finiti in quel letto più per sentimento che per desiderio della carne, perché nella chat, o a casa di amici, lo avete incontrato e avete iniziato a parlare con inusuale libertà. Vi ha raccontato che secondo lui in giro sono tutti stronzi, che dicono di cercare un fidanzato, un amore stabile, e poi una volta fatta la scopata non si vedono più, spariti. E voi a giurare di essere diversi, di essere seri. Ma poi, dopo venti minuti da incubo, come riuscire a dire che la scopata è stata talmente deludente da non credere in un possibile miglioramento, non tanto da arrivare al minimo sindacale per potersi sfilare una seconda volta i calzoni? Io, dicevo, mi sono ritrovato in una situazione simile. Pensavo di essere diverso, invece ho glissato e mi sono eclissato. Non sono stato capace di dirgli che essere solo attivi, non prenderlo in bocca, non baciare e avere l'orgasmo dopo tre minuti, è al di sotto di qualsiasi standard minimo. Soprattutto se alla fine non si aspetta che l'altro abbia raggiunto il suo orgasmo, che è un diritto acquisito e garantito anche per l'amante di minori pretese.
Ho pensato che un giorno avrebbe trovato quello col pelo sullo stomaco che gli avrebbe aperto gli occhi, oppure che prima o poi si sarebbe finalmente domandato il perché di una simile diffusa reazione. Sono scappato via, non ho avuto voglia di farmi detestare troppo.
Da LGBD a FSM
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Da LGBD a FSM
di Pigi Mazzoli
pigi.mazzoli@libero.it
(pubblicato in "Pride", maggio 2007)
Ma…
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24 Mar 2007
Chi mai metterebbe un preservativo sopra l'altro?
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L'url del sito del Vaticano:
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05 Feb 2007
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