A letto con Pigi, ma nudi...
di Pigi Mazzoli
Pubblicato su "Pride", gennaio 2003
Essendo io a letto con una influenza con ricaduta, questo mese accontentatevi di una sola pagina.
In effetti ero tentato di saltare l'appuntamento, soprattutto perché la forzata sosta mi ha lasciato solo in balìa delle cattive notizie portate dalla televisione e da internet. Ma è soprattutto quando le cose vanno male che bisogna rimboccarsi le maniche e lavorare.
Prima cosa: vi avevo parlato tempo fa che era in sperimentazione una nuova classe di farmaci per l'HIV detti "inibitori della fusione". Ebbene, a quanto pare essi funzionano, ma hanno manifestato anche loro la rapida insorgenza di resistenza, come tutti gli altri. E per la loro somministrazione sono necessarie due iniezioni al giorno. Per cui verrà usato solo come quarto farmaco da aggiungere agli altri nelle terapie di salvataggio (che significa: quando niente altro è più efficace). Meglio di nulla, e poi il vaccino va avanti, anche se nessuno sa ancora se e quando potrebbe funzionare.
Poi le notizie sulle retate della polizia a Milano certo non hanno alzato il mio morale. Ma come mi ha ricordato il nostro direttore Giovanni dall'Orto, le retate ci sono sempre state ma ora ci sono dei Frank e degli Alessandro che si ribellano, e un parlamentare gay che va a reclamare dal questore e fa un'interpellanza parlamentare, e queste sono cose che prima non c'erano, per cui il bilancio non è così disastroso. E questa è anche una buona, ma triste, risposta per chi chiede che cosa ci fa l'Arcigay con i suoi 10 euro di tessera annuale.
Poi gli opuscoli dei Ministeri di sanità e istruzione per quelle povere vittime degli studenti. Ma almeno con una bella puntata di Ballarò su Raitre nella quale un mucchio di persone hanno pronunciato la parola "preservativo" in prima serata, e ce n'erano, pure, due enormi disegnati come fondale alla trasmissione. Sperando che in molti abbiano visto e ascoltato.
Nel frattempo seguo almeno "Love line" su MTV dove si parla di sesso e amore senza la presunzione che sia sempre eterosessuale, e si parla tanto di malattie sessualmente trasmesse, con precisione e leggerezza, veramente bravi.
Ma poi per fortuna ricevo una lettera da un lettore affezionato, che riporto, ringraziandolo, col suo permesso, in cui ci aggiorna sulla terapia postesposizione:
Caro Pigi, leggo sempre con interesse i tuoi articoli e li trovo utili per far si che tutti utilizzino delle precauzioni, ma sono rimasto perplesso quando hai sottolineato che le strutture sanitarie pubbliche non eseguono accertamenti su possibili esposizioni accidentali con persone HIV+, quindi non sono riuscito a non scriverti.
L'ASL della Provincia di Bergamo a fine luglio di quest'anno ha trasmesso a tutte le Direzioni Sanitarie delle Aziende Pubbliche e Private accreditate della Provincia di Bergamo la Delibera n° 56 del 19/04/02 avente come oggetto "Organizzazione territoriale della rete dei servizi per l'esecuzione della profilassi post-esposizione accidentale ad HIV (PPE) e della profilassi post-esposizione sessuale (PPES)".
Tale delibera individua tra i compiti del Pronto Soccorso l'immediata somministrazione della prima dose dei farmaci antiretrovirali, se ritenuti necessari ed invio della persona esposta al Centro di Riferimento Locale presso le Malattie Infettive degli Ospedali Riuniti di Bergamo per la visita e i successivi monitoraggi.
Quindi, possono accedere tutti quei cittadini che hanno avuto, o temono, una esposizione accidentale con liquido biologico potenzialmente infetto (si pensi al bambino che si punge al parco con una siringa o ad un'esposizione a seguito di aggressione o colluttazione di operatori delle Forze di Polizia, vittime di episodi di violenza o come nel nostro caso, il compagno di una persona Hiv+ ove è successo un "incidente" di percorso).
Un caro saluto e un abbraccio, Enrico. enghir@hotmail.com
La Provincia di Bergamo batte in civiltà quella di Milano. Per cui se vi càpita un incidente di percorso correte comunque al pronto soccorso e vedete se nella vostra città è prevista la terapia postespositiva. Fatelo sapere anche a noi, come ha fatto Enrico, servirà per tutti se riusciremo a fare una mappa della situazione in Italia.
Io, che sono in coppia sierodiscordante, tengo sempre una dose del mio farmaco a portata di mano. A proposito: io e Franco stiamo festeggiando un anno di fidanzamento! E con questa foto vi facciamo gli auguri per un felice 2003.
L'appuntamento è al mese prossimo per parlare del lato piacevole della prevenzione: come infilare il preservativo...
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