Aiuto! Ho bucato una gomma!
di Pigi Mazzoli
Pubblicato in "Pride", ottobre 2002
Andreste in giro in auto senza ruota di scorta o senza crick per cambiarla? E vi siete invece ritrovati senza preservativi o lubrificante quando sarebbero serviti?
Ho appena ricevuto questa lettera e la pubblico integralmente:
"Ciao Pigi, sono un affezionato lettore di Pride da più di due anni e trovo la rivista veramente ben fatta. Vorrei farti i complimenti per la tua rubrica, molto interessante e scritta anche molto bene. Per rispondere all'ultima frase del tuo articolo -L'estate sta finendo-, non mi annoio a sentir parlare di malattie a trasmissione sessuale, perché ci tengo alla mia salute e ad essere informato correttamente sui rischi che si corrono con le varie pratiche sessuali.
Detto questo, sai sicuramente che un punto dolente di tutto il discorso della prevenzione e' il costo eccessivo dei profilattici e la scarsa reperibilità degli stessi nei locali pubblici. Sono stato a giugno ad Oslo per lavoro e sono stato piacevolmente sorpreso di trovare nella discoteca (gay), vicino al bar, un distributore di profilattici gratuiti, da cui tutti si potevano servire con una bella manciata; ovviamente io non sono stato da meno, però mi sembrava brutto prenderne più di 8 e riempirmi le tasche di condom e cosi' ora la scorta norvegese è finita. :(
In conclusione, sai consigliarmi su dove siano reperibili profilattici ad un prezzo vantaggioso? Sai se a Padova ci sia un centro per la prevenzione delle malattie a trasmissione sessuale che si occupi anche di questo? Per fare un esempio, l'anno scorso a Torre del Lago si potevano acquistare al banchetto dell'Arci gay 3 profilattici per mille lire.
Ti ringrazio per l'attenzione e complimenti ancora per il tuo lavoro!
Marco"
Intanto approfitto dell'occasione per ringraziare quanti scrivono di apprezzare il mio e il nostro lavoro, ringraziamenti resi di solito privatamente. Ma vorrei dire che fanno tanto bene al morale riceverli perché a volte battere e ribattere su certi argomenti si ha l'impressione di combattere contro l'aria inafferrabile, sembra che nulla cambi nel modo di vedere e vivere, nelle abitudini nonostante le nostre parole. Invece forse ciò che facciamo può servire, come fossero piccole carezze consolatrici o aguzzi spilli dolorosi. Non stiamo lavorando a vuoto.
Il motivo per cui ho pubblicato la lettera, non l'unica sull'argomento che ho ricevuto, è che mi sembrava a volte che solo a me stesse tanto a cuore l'argomento prevenzione. Ed infatti ogni volta che ribatto sull'argomento sento il bisogno di scusarmi per la noia che temo possa provocare in voi lettori.
Allora ho iniziato anche a domandare io per primo a quanti conoscevo anche solo casualmente che rapporto avessero col preservativo, come ne gestissero l'acquisto, la conservazione. Anzi, più le persone che ho conosciuto erano diverse da me, le loro abitudini diverse dalle mie e più ero interessato a sapere.
E ho scoperto che a fronte dei pochi con la voce grossa che ripetono "che schifo il preservativo" e "tanto se te la devi prendere te la prendi" esiste invece un esercito dei più che silenziosamente accetta, usa, soffre, si diverte con tutto l'armamentario del sesso sicuro. Senza mai lamentarsi forte, sapendo che così è e altro non si può fare. A loro che spesso risolvono i loro problemi senza clamore sono dedicate queste righe, che altro non sono che le risposte date in questi anni a quanti mi han chiesto un piccolo aiuto nei loro problemi pratici.
Ma la spinta principale a toccare ancora l'argomento viene invece da una constatazione, dolorosa, inattesa, fatta attraverso tutti questi dialoghi: nei locali gay italiani l'AIDS sembra uno sconosciuto. A parte qualche pieghevole dell'Arcigay o del Ministero della Sanità abbandonato insieme alle pubblicità di altri locali, nulla sembra ricordare che esiste un'emergenza sanitaria che ci riguarda molto da vicino. Ho scoperto che spesso nei locali, soprattutto in quelli dove si fa sesso, non si trovano i preservativi. Quasi mai il lubrificante (che invece è indispensabile nei rapporti anali protetti). Comunque mai in vista, come se ricordarlo, o mettendo in risalto la possibilità di avere a disposizione queste cose, dovesse significare che in quel locale in particolare è possibile infettarsi più che in altri. O almeno questo è quanto adducono a loro discolpa i gestori in passato contattati affinché aiutassero attivamente nell'opera di sensibilizzazione alla prevenzione. I preservativi all'ingrosso costano 15 centesimi di euro. Poca cosa in confronto ai 10 o 15 euro di ingresso di una sauna, non si potrebbe anche in Italia dare una mano a non creare nuovi infetti? Io, e non sono solo, voglio scavare di più in questa situazione paradossale. Per cui scrivetemi le vostre delazioni, quali locali non tengono in vista i preservativi, quali non li hanno neppure, quali speculano sul loro prezzo. Useremo questo materiale per mappare la situazione e cercare di ottenere qualcosa che, credo, sia a beneficio di tutti.
Voi obietterete che uno i preservativi se li può portare da casa quando va in sauna o la sera in un bar con darkroom.
Io rispondo che:
1 - Alcuni riescono a procurarsi i preservativi solo in farmacia dove costano non meno di 1 euro al pezzo, e i locali potrebbero invece calmierare il mercato fornendoli a prezzo di costo.
2 - Le confezioni sono da minimo 6 pezzi ed alcuni non possono tornare a casa con una confezione iniziata (il loro compagno o la loro moglie capirebbe che qualcosa gli è stato nascosto).
3 - Altri non possono tenere tutto il necessario in ufficio e devono passare obbligatoriamente da casa se decidessero di fare un salto in sauna uscendo da lavoro.
4 - Per uno studente non particolarmente danaroso sborsare 15 euro per una scatola di preservativi e 10 per un tubo di lubrificante rappresenta una difficoltà a volte notevole.
5 - E pure se sono previdente e me ne porto un paio, e riesco a infilarli nel mio abbigliamento fasciatissimo ultimo grido: se incontro anche il terzo principe azzurro, che faccio? Spero che due su tre sia un rischio accettabile e mi vada bene anche stavolta?
6 - Il preservativo, come appena ricordato, va usato con il lubrificante per evitare rotture accidentali. Eppure il lubrificante, tra l'altro carissimo (è quasi tutta acqua!) lo si trova con grossa difficoltà in poche farmacie e solo un grossi tubi, come occultare un tubo nelle tasche dei jeans? Impossibile. Se i locali si unissero nell'impresa potrebbero totalizzare una quantità abbastanza elevata di pezzi da far produrre le ormai irrintracciabili (in Italia) bustine monodose di lubrificante.
7 - Se i preservativi li abbiamo pagati pochissimo o addirittura li abbiamo avuti gratis li usiamo con abbondanza e senza farci molto caso, che è la cosa migliore durante il rapporto, qualcuno forse lo sprecheremo ma se questo serve ad aumentare il livello generale di prevenzione qualche pezzo in più è stato sacrificato per un buono scopo. Ma su questo argomento torniamo dopo, riguarda anche le istruzioni, sempre scarse.
Finché la situazione non cambierà abbiamo pochi modi di cautelarci un po'. Uno di questi è di acquistare i preservativi al supermercato, dove costano la metà che in farmacia (e a volte sono in offerta 3 x 2, fare allora una grossa scorta). Purtroppo quelli aromatizzati per il sesso orale costano di più anche nella grande distribuzione. Io quelli alla fragola, li compro al supermercato in Svizzera (circa 35 centesimi di euro al pezzo) ma Milano è vicina alla Svizzera e non tutti...
Mi sono ritrovato in Inghilterra a finire la mia scorta personale proprio a metà del viaggio (non si è mai abbastanza ottimisti, a volte) e ho scoperto che anche lì sono cari anche nei supermercati, ma che invece si ritrovano a prezzo bassissimo e con bustina di lubrificante in tutti i locali gay, grazie all'azione di un gruppo gay inglese che fa vera prevenzione al virus procurando a prezzo politico astucci di cartoncino con un preservativo e un lubrificante appositamente fatto produrre da loro.
Andate all'Arcigay della vostra città, magari scoprite che già si procurano preservativi a buon prezzo. E se non lo facessero già e dovessero avere tante richieste sarebbero incentivati a provvedere (e con gioia: sono felicissimi di trovare nuove strade per aiutare la comunità gay nella prevenzione delle malattie).
Altra strada è rivolgervi direttamente a una delle ditte che commercializzano preservativi in grosse (una grossa nel linguaggio commerciale è una confezione da 144 pezzi, cioè 12 dozzine, e non ditemi che per voi sono troppi, e se fossero veramente troppi divideteli con un amico). Ad esempio la ditta Condomix (via Brollo 3 - 45011 Adria - Rovigo - telefono e fax 042621504 - e-mail condomix@libero.it) ha pure il lubrificante monodose e fa spedizioni contrassegno. E non è l'unica, cercate anche voi (e magari se ne trovate altre mandatemi un messaggio che poi pubblicheremo gli indirizzi e i prezzi).
Come vedete questo è un argomento che non si esaurirà mai. Anche se un giorno dovesse venir debellato l'AIDS (ma dubito appartenga al nostro futuro prossimo, se non abbiamo debellato neppure sifilide e scolo pur conoscendo una cura, e per herpes, condilomi ecc. ecc. neppure si è scoperta la cura efficace e definitiva) ci sarà sempre un nuovo microbo in agguato.
Per cui questo è un arrivederci alla prossima puntata, spero piena di informazioni utili da voi stessi portate. Nella speranza che presto tutte le realtà gay si facciano carico, e senza paure per la loro immagine, di una politica di prevenzione anche in prima persona senza delegare comodamente ad altri.
Malattie improbabili e malattie schifosissime
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A letto con Pigi - Malattie improbabili e malattie schifosissime.
di Pigi Mazzoli
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