Preservativi: come, quando e perché.
di Pigi Mazzoli
Pubblicato in "Pride", settembre 2001


Da troppo tempo trascuro di parlare di sesso sicuro su queste pagine. Molti lettori mi hanno scritto per avere delle risposte. Avevano domande a cui né le guide di sesso sicuro né i foglietti d'istruzione delle confezioni di preservativi danno risposte. O che per imbarazzo non avevano mai posto. Io ho fatto una certa esperienza ed ecco le mie conclusioni.
I cazzi. Ne ho visti di tutti i tipi e di tutte le dimensioni e, a parte quelli sotto i dieci centimetri, tutti hanno la possibilità di infilarsi in un culo, magari non in tutte le posizioni per i più corti. Ne ho trovati con lunghezze dai dieci ai venti centimetri, con circonferenze che andavano dai nove ai diciotto centimetri (non giro col metro da sarta ma per certe cose mi son fatto un buon occhio). Diciamo che i preservativi sono tutti più o meno uguali, con variaziani minime sul diametro e nell'ordine dei tre centimetri per la lunghezza. Quindi quello che dicono i produttori che la grandezza standard va bene per tutti è una bufala. Li possono usare tutti ma non sono l'ideale per tutti. Che problemi danno?
Per un cazzo sottile il problema maggiore: si sfila. Due sono le conseguenze: perderlo dentro o romperlo. Si rompe perchè, sfilandosi un poco durante il rapporto, si ripiega su un lato per cui lo sforzo della penetrazione insiste sulla parete laterale (che è piatta) del preservativo e non sulla sua estremità semisferica quindi il materiale non regge questo sforzo e si lacera di colpo. Comunque, anche quando non si rompe, avere un preservativo che tende a sfilarsi e che è da rinfilare durante tutto il rapporto non aiuta a rendere l'uso piacevole. Fateveli spedire dal Giappone (lì li fanno più piccoli perché statisticamente lo hanno mediamente più piccolo) o provate i Durex che una volta, non so ora, erano un po' più stretti (prima o poi inaugurerò una rubrica di recensioni di condom, lo prometto).
Cazzo grosso, dove per grosso si intende di diametro. Esistono preservativi un po' più grandi degli altri (ad esempio i Primex anatomici che pur essendo made in USA sono fra i più economici in commercio), ma la loro comodità riguarda soprattutto l'atto di infilarselo. Perché i preservativi andrebbero srotolati sul cazzo ma se è grosso e magari non durissimo allora questo è quasi impossibile. Io infilo due dita di ciascuna mano nel preservativo e lo calzo come mettessi un calzino stretto su di un piede altrui, ovviamente questo è comodo solo mettendolo ad un altro e meno su se stessi. Questa pratica è generalmente sconsigliata perché si teme che le unghie possano inciderlo durante l'operazione. A mio parere e gusto le unghie lunghe sono attraenti solo sulle donne e poi le unghie corte faranno meno danni anche se si vuole preparare il culo massaggiandolo mentre si mette il lubrificante. Poi, comunque, per i rapporti anali è meglio non usare preservativi supersottili che sono troppo fragili. Col sistema "calzino" e con preservativi robusti io non ho mai avuto problemi di rotture.
Un cazzo lungo permette molte posizioni fantasiose ma è penalizzato quando si infila completamente: da fastidio alla maggior parte delle persone perché raggiunge il fondo dell'intestino. Esistono preservativi leggermente più lunghi ma di solito vanno tutti bene, anche se lascia scoperte le ultime due dita del cazzo: lo scorrimento della pelle durante la penetrazione fa sì che non si venga mai a contatto della mucosa anale. Se fossero più lunghi andrebbero meglio ma nella maggioranza dei casi resterebbero in parte ancora arrotolati alla base. Questo potrebbe dare fastidio ad alcuni perché sentirebbero fastidiosamente stringere (ma molti usano piacevolmente il cockring, un anello di metallo, gomma o cuoio che stringendo alla base aiuta l'erezione). Una nota importante: esistono due modi di infilare il preservativo: svolgendolo per l'intera lunghezza del prepuzio in modo che durante l'atto il prepuzio conservi la sua capacità di scivolare su e giù dal glande (il che facilita lo scorrimento e lascia la percezione tattile dell'atto immutata, in più sottopone ad uno sforzo minore la gomma che quindi non si romperà e avrà meno la tendenza a sfilarsi) oppure infilandolo lasciando che il prepuzio ricopra anche solo parzialmente il glande. Nel primo caso potrebbe risultare un po' corto (devo supporre che noi non circoncisi siamo una minoranza poco rispettata dai fabbricanti mondiali di preservativi), nel secondo caso resterà più bloccato il naturale scorrimento del prepuzio durante l'atto. Comunque lo si infili, dopo un po' di volte che va dentro e fuori, si sistema automaticamente perché la sua elasticità tende a spostarlo e ad accomodarlo. Se invece, comunque lo si infili, tende sempre a sfilarsi allora potrebbe dipendere da come ce l'avete. Se avete un cazzo conico, cioè col glande piccolo rispetto alla base, allora è un vero problema: l'elasticità stessa della gomma tenderà a farlo scappare via. In questo caso fate ancora più attenzione a non usare un secondo preservativo senza esservi lavati col sapone e esservi asciugati bene per evitare un accumulo di lubrificante che peggiorerebbe le cose. Perché i preservativi sono tutti già leggermente lubrificati. Questo lubrificante è sufficiente per un rapporto vaginale ma di solito insufficiente per uno anale, comunque ahimé eccessivo per permettere una salda presa sul cazzo (essendo arrotolati hanno la stessa quantità di lubrificante all'interno come all'esterno). Tempo fa provai un tipo non lubrificato, comodissimo, non si sfilava mai, una vera seconda pelle, ma non fu messo in commercio perché la gente trovò scomodo dover portare con se il flaconcino del lubrificante monodose, e poi forse perché sembrava di mettersi un copertone d'auto (invece il lubrificante li rende più trasparenti e quasi invisibili).
Chi beneficia sempre dell'uso del preservativo è chi soffre di fimosi (il prepuzio è troppo stretto per poter scendere scoprendo il glande). Se normalmente chi è fimotico soffre di dolori e arrossamenti durante la penetrazione (e più è stretto il culo e più lo il prepuzio si irrita), col preservativo riesce ad avere penetrazioni perfette, curando solamente di usare una quantità superiore di lubrificante per permettere alla gomma di scivolare dentro con minor sforzo. Per cui potrà evitare di circoncidersi se questo lo avvertirà come una menomazione estetica. Un'alternativa alla circoncisione è l'allargamento chirurgico del prepuzio, che pochi ospedali fanno e che sembra sconosciuto ai più: il risultato è un prepuzio perfettamente funzionante con un frenulo abbastanza lungo senza nessuna traccia dell'operazione. Siate esigenti con il vostro "tesoro" se doveste intervenire, informatevi bene prima senza stupidi pudori e non accontentatevi di un solo parere.
Chi ha la caratteristica di un'abbondante liquido prespermatico, che sarebbe quella secrezione trasparente che esce anche molto prima dell'orgasmo, avrà l'inconveniente che il preservativo si sfilerà presto dalla punta. Dovrà fare attenzione a riposizionarlo correttamente sul glande ogni volta che rientrerà nell'ano, nel caso l'avesse completamente estratto. Una soluzione è scopare senza uscire da dentro mai completamente.
Ma il problema più sentito è di solito una generica perdita di sensibilità che si prova con l'uso del preservativo. A chi, come me, è successo di perderlo dentro il problema è apparso finalmente nella sua esclusiva dimensione psicologica e non fisiologica. Quando si sfila e lo si perde dentro non ci si accorge che è successo (e questo è pericoloso!). Il preservativo lo si sente soprattutto con la testa se lo si avverte come una limitazione, un ostacolo. Si deve avere un atteggiamento positivo con questo gingillo che può salvarci la vita ed evitarci di infettarci di hiv, herpes, condilomi, scolo, sifilide, epatiti B, C e delta.
Il sesso sicuro prevede che si usi il preservativo anche per il sesso orale (non tanto per il liquido prespermatico quanto per evitare che inaspettatamente qualcuno vi eiaculi in bocca senza avvisare, questo è il vero pericolo, da non sottovalutare però che anche tutte le altre malattie veneree si possono prendere per bocca). Per rendere meno spiacevole l'uso sono in commercio tipi aromatizzati alla frutta o al cioccolato. Sono di solito sottili per cui è meglio cambiarlo con uno robusto se si vuole passare a fare del sesso anale. Da notare che costano di più e che il sapore sparisce dopo pochi minuti, per cui vale la pena di usare i normali preservativi anche perché col tempo ci si abitua al sapore di lubrificante. Senza dover portare con sé l'intero assortimento.
Esistono anche dei tipi con delle leggere nervature o dei piccoli puntini in rilievo, commercialmente chiamati stimolanti, vi assicuro che dopo un po' sono più irritanti che stimolanti, anche se a volte fanno raggiungere apici di godimento fisico non indifferente. Non sono a conoscenza di casi in cui uno sia riuscito a sopportarli per più di un quarto d'ora, comunque se vi garba provateli, potreste scoprire di essere stati frigidi di culo fino a quel giorno.
I preservativi (occorre ripeterlo?) sono fatti di gomma naturale e si rompono usando lubrificanti grassi o oleosi (margarina, burro, Crisco, olio d'oliva, vaselina, crema da notte, Baby oil Johnson's, Dilatan...) per cui usare sempre lubrificanti a base d'acqua, cioè gel, in inglese jelly. Sono sparite dal commercio le comode ma costose bustine monodose, io uso dei tubi da 142 grammi di H.R Jelly distribuiti in farmacia dalla Sanico, se il vostro farmacista ne fosse sprovvisto ve lo può ordinare. Va bene anche il Luan, che è un gel con la lidocaina, anzi, a volte aiuta con il suo effetto anestetico la penetrazione (per chi l'ha stretto), ma se ve ne arriva sul cazzo potrebbe rendervelo un po' insensibile, poi potrebbe dare irritazione, è pur sempre un medicinale.
Discorso a parte per l'Avanti della Durex, un nuovo preservativo di poliuretano che, a parte il costo di 5OOO lire al pezzo e l'aspetto da sacchetto da congelatore, ha solo vantaggi. Il primo è che è resistentissimo ed è quasi impossibile romperlo, il secondo che si può usare con qualsiasi lubrificante quindi anche il burro o l'olio (risolvendo così il problema di chi si fa fistare con il Crisco e che per ventiquattr'ore non poteva farsi scopare senza rischiare la rottura del preservativo), il terzo è che non essendo elastico non stringe ma diventa una membrana impalpabile tra la vostra e l'altrui mucosa, quarto è che non si sfila mai. Se il cazzo è grosso usare il solito sistema del calzino per infilarlo.
Un rammarico, quello che dovrebbe essere un gesto naturale viene spesso censurato nei video porno, vere scuole di sesso per molti, nei quali il preservativo appare indossato per incanto come se l'atto dell'infilarlo fosse da nascondere. Estrarlo dal taschino o dal cassetto del comodino può diventare un piacevole segnale di disponibilità ad andare avanti nel rapporto sessuale. Ed è anche la più economica delle assicurazioni sulla vita.