Il 2010 non fu un bell'anno per me ed incominciò subito male. A febbraio (ma perchè sempre in questo mese?) persi un mio carissimo allievo, Alessandro. Infatti, fu bocciato per la seconda volta all'esame di armonia e avendo ripetuto l'anno per via di questo esame, dovette uscire dal conservatorio. Ricordo che quando mi diede la notizia, io piansi. Poi a marzo mio figlio partì a Praga per la gita scolastica (era in terza media) ma la sera prima del rientro finì in ospedale per un maledetto virus intestinale, complicato dal fatto che è diabetico e non lo lasciavano andare via. Dovemmo andarcelo a prendere io e il padre!! Ricordo che la notte che successe io non sapevo ancora niente, ma improvvisamente mentre ero sola in casa, fui invasa da un fortissimo senso di angoscia e non sapevo il perchè. Poi l'indomani mattina mi telefonò il padre e mi disse che Michele era in ospedale. A momenti mi veniva un colpo per la disperazione!! Per farla breve, alle 15,00 del pomeriggo eravamo sull'aereo che ci avrebbe portato a Praga con un volo diretto. Fortunatamente Michele si riprese quasi subito e, una volta uscito dall'ospedale, ne approfittammo tutti e tre per visitare quella città stupenda che non avevamo mai visto prima.
Anche quì non mancarono piacevoli incontri.....
Eh, l'immancabile Felix!!! (guarda video)
Fui parecchio impegnata nei mesi successivi in un progetto dedicato a Chopin e Schumann per il duecentenario della loro nascita (1810 - 2010) e nel preparare un difficilissimo programma dedicato interamente a Robert Schumann che eseguii il 9 giugno (il giorno successivo al suo compleanno!!) all'Auditorium di Cagliari.
Fui parecchio impegnata nei mesi successivi in un progetto dedicato a Chopin e Schumann per il duecentenario della loro nascita (1810 - 2010) e nel preparare un difficilissimo programma dedicato interamente a Robert Schumann che eseguii il 9 giugno (il giorno successivo al suo compleanno!!) all'Auditorium di Cagliari.
Era esattamente l'8 luglio. Io naturalmente ero raggiante dalla felicità, ma questa volta purtroppo durò poco. La sera stessa ebbi la notizia che mio padre era stato ricoverato d'urgenza all'ospedale per un principio di ictus (aveva 91 anni compiuti).Da lì cominciò un orribile periodo di via vai, prima in ospedale e successivamente in clinica per la riabilitazione. Egli tuttavia aveva frequentissimi momenti di grande lucidità, dove parlava della sua vita, di quando era in guerra, scherzava con tutti e le persone del reparto lo adoravano grazie alla sua simpatia e per l'allegria che riusciva a diffondere intorno a sè. Purtroppo alla fine di luglio egli si aggravò improvvisamente e fu riportato d'urgenza in ospedale e il 9 di agosto, di mattina presto, chiuse gli occhi per sempre. Provai un indescrivibile senso di vuoto, entrai in una profonda crisi esistenziale, mi pareva che niente avesse più uno scopo.
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