Erano gli inizi del 2001 ed in quel periodo io stravedevo letteralmente per i Beatles, quando una mattina all'improvviso "sentii" (non so spiegare bene questo tipo di sensazione che per fortuna non mi capita di provare molto spesso) che stava succedendo qualcosa di brutto ad uno degli ex componenti del complesso.
John era già morto, perciò pensai a Paul o a George o a Ringo.
Qualcosa mi disse (quella solita voce che sento dentro me e che non so spiegarmi cosa o chi sia, si faceva sentire ogni tanto anche allora) che George stava male o era comunque in pericolo di vita.
Preoccupata, andai subito a comprare il giornale, ma non trovai alcuna notizia, mi seguii in tv tutte le notizie dei vari tg, e mi rincuorai poichè sembrava che non fosse capitato niente di allarmante a nessuno di loro.
Anche nei giorni successivi continuai ad informarmi (in quel periodo non possedevo neanche un computer, figurarsi) fino a che a poco a poco me ne dimenticai del tutto.
Poi improvvisamente una mattina di luglio, mentre stavo seguendo come facevo sempre "Uno mattina", udii Luca Giurato che commentava i titoli delle maggiori testate giornalistiche e rimasi letteralmente impietrita quando annunciò che purtroppo l'ex Beatle George Harrison era molto malato (un tumore al cervello) e che aveva pochi mesi di vita, e rimasi ancora più impietrita quando disse che George era malato già da diversi mesi ma che, per comprensibili motivi, aveva voluto tener nascosta la notizia a tutti i suoi fans.
In qualche maniera io avevo "sentito" o "avvertito", se preferite, il dolore, la sofferenza di George, forse si sarà trattato di un messaggio telepatico, non so, nonostante non lo avessi mai conosciuto di persona.
Sinceramente rimasi letteralmente sconvolta e lo fui ancora di più quando, il 29 novembre dello stesso anno, diffusero la notizia della sua morte avvenuta a soli 58 anni.
Questa coincidenza (se di coincidenze si tratta) non è lieta e piacevole come tante altre di cui ho parlato quì su Ipernity, ma forse proprio per questo motivo è molto più forte e sconvolgente e mi fa pensare che in fondo tutti siamo molto più vicini di quello che crediamo e che le distanze chilometriche non contano veramente nulla. E' l'amore, sono i sentimenti che proviamo nei confronti del nostro prossimo (spesso questo succede anche con persone già decedute) che ci unisce molto più di quanto noi possiamo pensare!
Oggi è il compleanno di George e lui mi ha fatto due splendidi regali: la mia allieva Agostina, che doveva sostenere il difficile esame di compimento medio di pianoforte e che temeva di essere stata addirittura bocciata, ha preso otto!!! (per la cronaca, la somma della data di nascita di George equivale ad 8.....) mentre Giulia (quella di "Lobgesang"!!!!) si è laureata in musicoterapia con 110 e lode!!!
GRAZIE GEORGE E......AUGURI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!



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