Notte di Valpurga

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Walpurgisnacht a Heidelberg

La notte di Valpurga, conosciuta in tedesco come Walpurgisnacht, è una festa di celebrazione della primavera, tipica delle regioni centrali e settentrionali d'Europa.

Celebrata tra il 30 aprile ed il 1º maggio tramite canti, balli e falò, assume diversi significati a seconda delle differenti tradizioni e culture dei Paesi presso i quali è celebrata.

Da essa viene santa Valpurga, canonizzata il 1º maggio dell'870 e, con il trascorrere del tempo, ha fatto associare il suo nome, in particolare nella tradizione finlandese e svedese, al giorno del primo maggio. La vigilia del primo giorno di maggio è stato sempre tradizionalmente celebrato con danze e canti e prende il nome di Walpurgisnacht.

Nella tradizione tedesca la notte di Valpurga è stata associata alla notte delle streghe. Secondo tale tradizione, durante tale notte le streghe si riunirebbero sul monte Brocken in attesa dell'arrivo della primavera.

I satanisti laveyani considerano la notte di Valpurga sacra proprio per il Walpurgisnacht, come dichiarato da Anton LaVey (le tre feste "sacre" del satanista sono il proprio compleanno, halloween e appunto il Walpurgisnacht).

Riferimenti nella cultura

Una scena del Faust (parte I) di Goethe è chiamata Walpurgisnacht, così come il secondo atto del testo teatrale Chi ha paura di Virginia Woolf? di Edward Albee, e un'altra scena ancora del Faust (parte II) è chiamata Klassische Walpurgisnacht. La notte di Valpurga è inoltre il titolo di un romanzo del 1917 di Gustav Meyrink, e il racconto horror I sogni nella casa stregata di Howard Phillips Lovecraft è incentrato cronologicamente su questa ricorrenza.

Riferimenti alla notte di Valpurga si riscontrano anche nella musica, con Felix Mendelssohn Bartholdy che ha musicato una ballata per soli, coro e orchestra su testo di Goethe, Die erste Walpurgisnacht, mentre i Procol Harum pubblicarono nel 1967 un disco dal il titolo Repent Walpurgis (altrimenti noto in italiano come Fortuna), un brano strumentale nel quale era inserito l'inizio del preludio n° 1 in do maggiore di Bach da Il clavicembalo ben temperato, lo stesso sul quale Gounod compose la sua Ave Maria.

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