diesis&bemolle

musica in primo piano



J. S. Bach – Passione secondo Matteo

25/02/2008 di nicotano

Johann Sebastian Bach – Passione secondo Matteo BWV 244.

La Passione secondo Matteo di J.S. Bach è uno dei capolavori della musica occidentale di tutti i tempi.
Eseguita per la prima volta il Venerdì Santo dell’11 aprile 1727, spicca sulle altre composizioni bachiane per la maestosità e complessità dell’organico: voci soliste, doppio coro più un coro di voci bianche, due organi e doppia orchestra.
Bach traspone in musica la passione di Gesù tratta dai capitoli 26 e 27 del Vangelo di San Matteo; da questi capitoli il Picander trae il libretto.

Tutta la Passione è un continuo alternarsi di recitativi, ariosi, arie e corali.
La voce narrante dell’evangelista è un recitativo per tenore solista e basso continuo.
I recitativi di Gesù sono accompagnati dal continuo e dai violini.
Le arie sono cantate da diversi solisti accompagnati da molti strumenti come è tipico dello stile dell’oratorio.
I cori rappresentano la folla tumultuosa del tempo di Gesù e fungono anche da “portavoce” dei
fedeli.
L’elaborazione orchestrale, i timbri strumentali, le stesse voci, realisticamente rappresentano stati d’animo e sensazioni creando sin dalle prime battute una atmosfera di partecipazione drammatica.
Bach usa il doppio coro come elemento fondamentale per dare maggiore risalto all’azione dialogica delle masse e così esprimere forti emozioni.
Le arie costituiscono i brani più suggestivi e nei momenti più intensi le voci sono doppiate dai corrispondenti strumenti più vicini per estensione e timbro.

Bach, negli anni successivi alla sua morte, fu ricordato soprattutto come virtuoso di organo e di clavicembalo piuttosto che come compositore. Godeva di fama di massimo organista dell’epoca, ma alle sue composizioni contrappuntistiche si preferiva la struttura più omofonica del nuovo stile preclassico, tanto che per ben ottanta anni il pubblico ignorò la sua musica. Felix Mendelssohn-Bartholdy, affascinato dalla musica di Bach, si dedica alla sua divulgazione e nel 1829 organizza una esecuzione della Passione secondo Matteo.
Sulla scia del successo ottenuto viene fondata nel 1850 la Bach Gesellschaft per il reperimento, la pubblicazione e lo studio delle sue opere.

Nicht Bach! Meer sollte er heissen: wegen seines unendlichen, unerschoepflichen Reichtums an Tonkombinationen und Harmonien."
(Not "brook" [in German: Bach], but "sea" should he be called --- because of his infinite, inexhaustible richness in tone combinations and harmonies.) --- Ludwig van Beethoven

Wir sind alle Stuemper gegen ihn. (We're all plodders compared to him.) --- Robert Schumann

Studiert Bach! Dort findet ihr alles. (Study Bach, there you'll find everything.) --- Johannes Brahms

Das ist doch einmal etwas, woraus sich was lernen laesst! (At last, this is something I could learn from!) --- W. A. Mozart, upon hearing his first Bach composition.

The "mysterious symbol" you see on Bach scores is in fact the composer's monogram. Under the crown you can clearly see (slanting almost 45 degrees downward) the calligraphed letters JSB; this design is superimposed on its mirror image.
Disclaimer: any opinions expressed on this webpage are those of its author, and in no way purport to be those of his employer.

Some links for the Bach enthusiast

Watercolor painting by Felix Mendelssohn-Bartholdy (dated 1838) of the Thomaskantorei in Leipzig. Original held by Sotheby's of London: low-resolution scan from p. 390 of Prof. Christoph Wolff's delightful book, "Johann Sebastian Bach: the learned musician" (W. W. Norton, 2000). The three windows on the first floor (European count) corner above the gate (through the old inner city walls) were almost certainly those of J. S. Bach's "Komponierstube" (composing studio). The Bach family apartments (only about 75 m2, including the Komponierstube!) were located on the ground and first floor. Historical photographs of the Thomaskantorei before its demolition in 1902 can be found here.