Oggi è stata una giornata molto pesante. Stamattina ho dovuto pulire tutta la casa e nel frattempo,per fortuna,mi sono allietata lo spirito con le Romanze senza parole di Felix ed alcune le ho anche condivise su facebook. Sono rimasta stupefatta dalla Romanza op.85 n.3 in mi bemolle maggiore. A parte la bellezza,infatti, c'è un ritornello che io conosco da un sacco di tempo,direi da quando ero piccola,ma c'è da dire che allora non esistevano CD,non esistevano i computer,nè youtube,a casa i miei genitori avevano dischi a 33 e a 45 giri,pesantissimi,con musica operistica,canzoni e poi,più tardi,musica sinfonica. Il primo brano di Felix che io abbia mai ascoltato è il popolarissimo "Canto di primavera",cioè la Romanza op.62 n.6. Allora nessuno suonava e incideva tutte le Romanze di Felix,nè ce le facevano studiare al conservatorio. Ho cercato di pensare a quando potevo aver già sentito quel ritornello e mi è venuta un'immagine...ero in un salotto ottocentesco e un giovane bellissimo e molto elegante la suonava come un Dio...che meraviglia!!!! Sono rimasta di sasso per lo stupore,è pazzesco tutto questo!!! E poi,mentre lavavo per terra nel salone mi sono stordita con le Sue Ouvertures Sogno di una notte di mezza estate, Ruy Blas (due volte) Athalia,Le Ebridi, messe a tutto volume. Ho pianto a singhiozzi. Sto pomeriggio mi sono messa a studiare quella Romanza e poi ne ho letto un altro paio. Mentre tentavo di decifrare la n.6 op.85,ad un certo punto ho sentito che c'era qualcuno dietro di me...credevo che fosse rientrato Michele e invece lui non c'era. Ho continuato a suonare ed alla mia sinistra ho intravisto una figura vestita di nero...(è successo altre volte,anche in classe mia,anche alcuni miei alunni l'hanno vista e non si sono saputi dare spiegazioni) e contemporaneamente ho sentito un rumore sordo,simile ad un tuono lontano. Dopo mi sono dovuta mettere al pc a preparare la relazione triennale per la scuola (adesso vogliono anche quella,uff!!!) dell'attività didattica ed artistica svolta. Un'oretta fa però,incuriosita, ho voluto riaprire lo spartito su quella Romanza (senza suonarla) e la porta del salone si è aperta da sola...credevo che fosse Michele anche questa volta,e invece lui era in camera sua. Ho sentito anche un rumore come di qualcuno che fa strisciare una sedia...Adesso sono quì che finalmente riesco a scrivere. Possibile che io mi stia suggestionando fino a questo punto? Non ho paura,dentro di me c'è una strana eccitazione e mi sembra di tornare indietro a quando avevo 14 anni...allora per me era assolutamente normale tutto questo,ero certissima della Sua presenza...beh,se sono pazza,allora...evviva la pazzia!!!!
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Felix Mendelssohn: Lieder ohne Worte op.85 n°3 e n°6.
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